Nel recente Piano d’azione per l’efficienza energetica presentato dalla Commissione Europea, l’indicazione generale è quella di un obiettivo di aumentare l’efficienza con cui consumiamo l’energia del 20% entro il 2020. Non si tratta di un obiettivo vincolante, ma di un’indicazione basata sulla valutazione che esistono enormi sprechi nell’utilizzo attuale dell’energia, e che dunque una riduzione del 20% sia economicamente fattibile. Questo obiettivo di miglioramento, peraltro, è espressamente citato nel Programma del Governo.

Il Rapporto “La rivoluzione dell’efficienza”, commissionato da Greenpeace al gruppo eERG del Politecnico di Milano, rappresenta un vero e proprio studio di fattibilità dell’obiettivo del 20% di aumento dell’efficienza per quanto riguarda gli usi finali dell’elettricità in l’Italia. Lo studio è basato su ipotesi ampiamente cautelative sul potenziale di efficienza.
Il Rapporto, 61 pagine, ci presenta una buona notizia: esiste in Italia un potenziale di efficienza ampiamente ottenibile entro il 2020 e superiore al 20% che, se realizzato, produrrebbe benefici economici netti. E’ possibile tagliare 50 milioni di tonnellate di CO2 rispetto allo scenario tendenziale con un vantaggio economico per la società e aumentando l’occupazione.

Il Rapporto individua tecnologie e settori, costi e benefici, identifica le barriere che non consentono un uso più efficiente dell’energia e fornisce indicazioni per il loro superamento. Si tratta di uno studio che condensa dati, informazioni e elaborazioni tecniche che il gruppo eERG del Politecnico di Milano ha sviluppato sin dal 1996 in diversi studi condotti in campo internazionale e italiano.

16 febbraio 2007