Ecologia d’azienda

  • 19 Febbraio 2007

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La compagnia Swiss Re partecipa agli investimenti dei propri dipendenti che contribuiscono a ridurre l'emissione di CO2. Il programma "CO You2 reduce and gain" durerà fino a tutto il 2011

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Tra le tante azioni orientate alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti vogliamo segnalarne una piuttosto innovativa che potrebbe aprire un nuovo fronte di iniziative da parte del settore privato o aziendale. Parliamo dell’iniziativa promossa dalla Swiss Re, compagnia di riassicurazione globale costituita a Zurigo e con sedi in 30 paesi. La società che nel 2003 aveva dichiarato che si sarebbe impegnata ad essere entro il 2013, “carbon neutral”, azzerando le emissioni di CO2 in tutte le sue sedi nel mondo, oggi, nell’ambito della “Clinton Global Iniziative”, ha deciso di sostenere le azioni che i suoi dipendenti intraprenderanno per contribuire a questa riduzione.
Il programma della Swiss Re, “CO You2 reduce and gain”, sostiene economicamente gli investimenti che i dipendenti faranno per la diminuzione delle emissioni di gas serra, particolarmente in relazione alle attività riguardanti la mobilità e il consumo energetico delle proprie abitazioni.
Questa iniziativa, che è modulata in base alle diverse realtà di ogni Paese, include l’acquisto di automobili ibride, l’uso dei trasporti pubblici, l’installazione di sistemi solari o di caldaie a condensazione, ecc.

Dal mese di gennaio 2007 fino a tutto il 2011, la società rimborserà ad ogni dipendente che adotterà questi provvedimenti la metà della somma investita, fino ad un massimo di 3.000 euro.
Per quanto riguarda la rappresentanza di Swiss Re in Italia, gli investimenti che possono essere finanziati sono i seguenti: 1) mobilità: acquisto o noleggio di auto ibride e a gas o moto elettriche; 2) consumi energetici per riscaldamento: acquisto di caldaie a condensazione; 3) consumi elettrici: acquisto di sistemi solari fotovoltaici, frigoriferi/congelatori di classe A+ o A++.
Sarebbe utile, oltre che simbolicamente rilevante, che importanti industrie nazionali adottassero questa esperienza per assumersi un ulteriore impegno verso i cambiamenti climatici.

LB

19 febbraio 2007

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