.jpg)
L’ESTIF, l’associazione industriale europea del solare termico, ha pubblicato il 2 febbraio il “Solar Thermal Action Plan for Europe”, un documento che spiega i benefici della produzione di energia termica da solare termico e, al tempo stesso, della definizione di un quadro legislativo orientato a raggiungere un chiaro obiettivo per questa tecnologia al 2020.
Infatti, ESTIF propone per questa data un ambizioso obiettivo: l’Unione Europea dovrebbe puntare a installare una superficie procapite di collettori pari un metro quadrato. Questo comporterebbe una potenza installata di 320 GW termici, in grado di produrre un’energia annuale pari a oltre 19 milioni di tonnellate equivalenti petrolio.
Le 26 pagine dell’Action Plan dell’ESTIF spiegano nel dettaglio che tipo di quadro di sostegno sia necessario per il raggiungimento di un simile risultato. È necessario – sostiene ESTIF – un insieme coerente e stabile di misure e politiche di sostegno: regolamenti edilizi che rendano obbligatori i sistemi solari termici sulle nuove costruzioni e sugli edifici da ristrutturare e idonei incentivi finanziari per velocizzare la diffusione degli impianti sulle abitazioni esistenti; misure, queste, che dovrebbero essere affiancate da una più capillare informazione che faccia crescere la consapevolezza dei cittadini sui vantaggi della tecnologia solare termica, così come da un maggiore impegno nella formazione di professionisti e, infine, da più cospicue risorse dedicate alla ricerca.
Le linee guida indicate nel documento sono a disposizione dei decisori politici a livello nazionale, regionale e locale per la definizioni di politiche ad hoc. Obiettivo ulteriore dell’Action Plan è di contribuire a tracciare le coordinate per la prossima direttiva europea dedicata alla produzione di calore e raffrescamento a partire dalle fonti rinnovabili.
LB
7 febbraio 2007
