Ghiaccio nella tempesta del clima

  • 4 Gennaio 2007

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Un iceberg di oltre cento chilometri quadrati è alla deriva nel Polo Nord. Gli scienziati puntano il dito contro l'effetto serra

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Un iceberg gigante naviga alla deriva nelle acque del Polo Nord dopo essersi staccato da uno dei maggiori ghiacciai dell’Artico canadese. Si tratta di un’isola di ghiaccio con una superficie di almeno cento chilometri quadrati. Secondo gli scienziati l’effetto serra è sul banco degli imputati per il distacco dalla Ellesmere Island, circa 700 chilometri a sud del Polo. La massa di ghiaccio, spessa 37 metri, si è staccata sedici mesi fa, il 13 agosto 2005, ma solo pochi giorni fa gli scienziati hanno diffuso i particolari dell’evento dopo aver collegato immagini da satellite con le registrazioni dei sismografi che hanno avvertito l’impatto con l’acqua a oltre 200 chilometri di distanza. L’isola Ellesmere fa parte della calotta polare Ayles, uno dei sei maggiori ghiacciai dell’Artico canadese. Un evento del genere non ha precedenti in 30 anni nella regione: il nuovo isolotto contiene ghiacci vecchi tremila anni e, secondo gli esperti, il suo distacco rappresenta la prova, tangibile e drammatica, che il riscaldamento del pianeta si sta accelerando.

«È un evento straordinariamente inquietante» ha commentato dopo un sopralluogo Warwick Vincent. Per lo scienziato «siamo arrivati a un guado in fatto di clima. Mutazioni come queste sono il segnale che il cambiamento avviene sempre più velocemente». Secondo Vincent le condizioni della calotta polare sono sempre più fragili a causa dell’effetto serra: i ghiacci dell’Artico canadese sono del 90 per cento più piccoli rispetto a quando furono scoperti e misurati per la prima volta cento anni fa. «Si tratta di un fatto inquietante – ha poi aggiunto Vincent – questo è un pezzo della geografia del Canada che non esiste più. Nei dieci anni durante i quali ho lavorato nella regione, non ho mai visto nulla di simile».

La nuova isola alla deriva potrebbe rappresentare un pericolo per la navigazione e per l’industria estrattiva se in primavera continuerà a muoversi verso sud nel Mare di Beaufort. «Nei prossimi anni isole di ghiaccio come queste potrebbero spostarsi in rotte popolate», ha messo in guardia Laurie Weir del Canadian Ice Service. Secondo gli scienziati che hanno osservato e analizzato il fenomeno, l’unica spiegazione plausibile per il distacco del gigantesco iceberg sarebbe il global warming, l’innalzamento globale della temperatura. Ancora da capire le possibili conseguenze a lungo termine.

Articolo tratto da La Nuova Ecologia
La Nuova Ecologia

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