Europa e Usa: buoni segnali per il clima

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Mentre l'Unione Europea definisce gli obiettivi quantitativi relativi al periodo post Kyoto, negli USA  12 Stati accusano l'EPA (l'Agenzia nazionale per l'ambiente) per non aver regolamentato le emissioni di anidride carbonica degli autoveicoli.

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La Commissione ha deciso di lanciare dei segnali decisi sul versante climatico.
A Gennaio verranno infatti definiti gli obiettivi quantitativi per la UE relativi al periodo post Kyoto che serviranno come base negoziale nelle trattative con gli altri paesi. Barroso è stato esplicito nel confermare che si tratterà di targets vincolanti.
Si sta inoltre avviando la discussione sulla terza fase dell’Emissions Trading, quella successiva al 2012.
Sempre sull’Emissions Trading, è dei giorni scorsi la decisione di Bruxelles di chiedere una riduzione del 7% dei tetti alle emissioni contenuti nei Piani di allocazione dei 10 Paesi, suscitando ovviamente forti reazioni, in particolare da parte della Germania. Un segnale importante per l’Italia che, in forte ritardo, non ha ancora presentato il suo Piano.
Se in Europa la dialettica è tra i Governi nazionali e la Commissione, negli Usa in assenza di una politica nazionale ci si appella alla giustizia.
E’ infatti iniziata questa settimana la discussione presso la Suprema Corte in merito all’accusa rivolta dal Massachusetts e da altri 11 Stati all’Epa (l’Agenzia nazionale per l’ambiente) per non aver regolamentato le emissioni di anidride carbonica degli autoveicoli. La decisione finale sarà presa nella prossima primavera e potrebbe influenzare l’intera poltica americana sul clima.

 

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