L’efficienza: edificio

  • 31 Ottobre 2006

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La posizione di QualEnergia.it sull'efficienza degli edifici

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L’energia impiegata nel settore residenziale e terziario, composto per la maggior parte di edifici, rappresenta oltre il 40% del consumo finale di energia della Comunità Europea. Essendo questo un settore in espansione, i suoi consumi di energia e quindi le sue emissioni di biossido di carbonio sono destinati ad aumentare. La comunità europea ha affrontato il tema prima con la direttiva 93/76/CEE (SAVE), e più recentemente con la direttiva 91/CE/2002 con cui viene dato l’avvio ad un programma di promozione del risparmio energetico in edilizia fondato su i seguenti principi fondamentali:

  1. tutti i nuovi edifici dovrebbero essere assoggettati a prescrizioni minime di rendimento energetico stabilite in funzione delle locali condizioni climatiche.
  2. Introdurre misure di promozione dell’efficienza energetica negli impianti di climatizzazione estiva
  3. Introdurre una metodologia di calcolo delle prestazione energetica degli edifici che detti linee guida per le analisi energetiche degli edifici;
  4. Introdurre la certificazione energetica negli edifici come principale strumento di promozione dell’efficienza energetica presso gli utenti finali;

Con il D.Lgs. 19-8-2005 n. 192 anche in Italia inizia il percorso di recepimento della direttiva 91. Il decreto, ancora monco a causa dei troppi rinvii a normative attuative successive, ha introdotto alcune timide novità come l’eliminazione dei Cd, l’obbligatorietà esplicita del solare termico nelle nuove strutture pubbliche, l’obbligo di termoregolazione e di predispostone al solare per qualunque intervento di nuova edificazione o ristrutturazione. Si inserisce in un contesto molto complesso dato dalla presenza di un sistema di promozione dell’efficienza energetica in edilizia disegnato dalla legge 10 del 1991 molto ambizioso sulla carta ma completamente inattuato nella sostanza che ha relegato gli edifici italiani agli ultimi posti in Europa in termini di efficienza energetica degli edifici. Partire dal basso se non altro crea un sicuro vantaggio: il potenziale di intervento è enorme e l’economicità di molti interventi è garantita soprattutto alla luce dei nuovi incentivi introdotti con i DM 20 luglio 2004 e la diffusione dell’istituto del finanziamento tramite terzi proposto dalle ESCO. In queste pagine vengono illustrate le principali novità legislative, le tecnologie disponibili, alcune buone pratiche soprattutto relative ad amministrazioni locali e regionali che superano lo Stato con regolamenti edilizi innovativi in chiave di efficienza energetica e leggi regionali di promozione del settore.

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