Se il veicolo è a basso impatto

  • 6 Giugno 2006

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Davide Fiorello e Giuseppe Galli, in Ambiente & Sviluppo, Settembre 2005

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Il contributo, basato su un’approssimativa conoscenza del tema e con riferimenti bibliografici decisamente datati, riporta una stima dei costi di acquisto e di esercizio per alcuni veicoli a basso impatto e stranamente non riporta alcun dato relativo ai veicoli a metano.
Ottimo spunto per tutte le ricerche “veramente” ambientaliste che potranno facilmente riadattare le tesi esposte dagli autori: le omissioni degli stessi riguardano le numerose agevolazioni per l’utilizzo dei mezzi a impatto zero (non sottoposti ad alcun blocco della circolazione), la possibilità di accesso alle aree urbane centrali di numerose città, i ridotti costi di esercizio (in termini di costi carburante e tasse).

Le principali obiezioni alla tariffazione dell’accesso alla parte più pregiata della città sono le seguenti: 

– non può essere altro che un disincentivo alla domanda di trasporto,

– non risulta in grado di modificare  le determinanti strutturali della mobilità (struttura urbanistica della città, numero di automobili di proprietà, innovazioni applicate al trasporto, preferenze dei viaggiatori),

– costituisce una forma di tassazione regressiva di un consumo essenziale,

– rafforza la visione mercantile ed economicistica della nostra società, quali determinanti principali dei comportamenti individuali e sociali, a scapito delle motivazioni virtuose, etiche e solidaristiche. 

Leggi l’articolo a pagina 12 dell’allegato

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