Shell, insieme a BP, è una delle poche multinazionali energetiche impegnate nelle fonti rinnovabili e nelle tecnologie dell’idrogeno, anche se i budget allocati a questi comparti sono una quota minima rispetto ai fatturati dei settori convenzionali.
Questo articolo presente le attività di Shell nel campo del solare con la decisione di puntare tutto sui film sottili, dell’eolico con i 750 MW installati e gli ambiziosi piani di espansione, dei biocombustibili di seconda generazione ottenuti dalla cellulosa e dell’idrogeno.
Certamente un esempio stimolante rispetto alla bella addormentata Eni, ma ancora molto lontani dall’impegno che sarebbe necessario.
Gianni Silvestrini
5 maggio 2006
REFOCUS (2006)
Per maggiorni informazioni:
http://www.re-focus.net/interview/belief.html