Secondo la rivista i risultati saranno pubblicati il prossimo 31 luglio in un “libro bianco” attraverso il quale permetterà a diversi dipartimenti del governo Usa “di migliorare il coordinamento e la pianificazione che precede un conflitto per evitare gli errori commessi prima dell’intervento in Iraq”.
Il paese immaginario cui dovrebbe essere attaccato è definito “rosso” e sostenuto dalla Russia, spiegano i documenti ufficiali dell’esercito americano, “The Us Army training and doctrine command (Tradoc)”, citate dalla rivista. “Il paese rosso mantiene contatti globali – si legge nei documenti – ed è uno dei più grandi paesi produttori di petrolio al mondo”. Il paese “ha una storia lunga 2.500 anni” ed è attualmente “controllato da un regime teocratico aggressivo islamico” e dispone “di forze armate moderne composte da aviazione, marina e esercito”, è scritto nel Tradoc, aggiungendo che “il paese rosso è capace di detenere armi nucleari e può usarle in tutta la regione per creare una minaccia alle risorse naturali e trascinare numerosi paesi in un conflitto armato”.
2 maggio 2006