L’agenda 21 è per il clima

  • 5 Aprile 2006

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Gli obiettivi del Protocollo di Kyoto entrano d'impeto nelle Agende 21 Italiane

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La recente indagine sullo stato di salute delle Agende 21 Locali in Italia, presentata il 1° Aprile dall’Associazione “Coordinamento Agende 21 Italiane” che le rappresenta (www.A21Italy.org), mostra che con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, gli obiettivi di risparmio e di riduzione delle emissioni climalteranti sono entrate d’impeto nel dibattito locale e nei Piani d’Azione dei

Comuni che hanno attivato un processo di Agenda 21 locale.
Nei 321 Comuni che hanno attivato un processo di Agenda 21, il 50% dei casi considera l’energia un tema prioritario e il 67% dei tavoli di lavoro dei Forum partecipativi si occupa di questa tematica. I progetti realizzati o in corso di realizzazione per l’attuazione dei Piani d’Azione – Agenda 21 riguardano con una frquenza del 50% l’uso efficiente dell’energia e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Si tratta di un deciso balzo in avanti rispetto alla situazione del 2002, quando solo l’8,6% dei processi di Agenda 21 considerava l’energia un problema prioritario a livello locale e dell’aggiornamento di indagine effettuato nel 2004 circa la coerenza delle Ag21 italiane con gli impegni di Aalborg, da cui emergeva già un forte aumento di attenzione ai temi dei cambiamenti climatici, anche se non ancora con la forza attuale. Segno che l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, avvenuta il 16 febbraio 2005, ha reso finalmente credibili gli impegni assunti e che l’adozione di politiche e strategie nazionali rappresenta sempre un valido punto di riferimeno per l’iniziativa locale.

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