Decreto rinnovabili: incognita cambio governo, ma dovrebbe essere firmato prima

Calenda sembra intenzionato a chiudere il dossier prima della fine del suo mandato. Ma se non ci riuscisse? Dopo il terremoto elettorale c'è apprensione per il futuro del decreto con gli incentivi alle rinnovabili elettriche per il 2018-2020, che dovrebbe interessare anche il fotovoltaico.

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L’annuncio, arrivato venerdì sera, giusto prima del voto, ha fatto sperare molti operatori delle rinnovabili.

Dopo una lunghissima attesa, infatti, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha informato con una nota ufficiale di aver avviato la consultazione con il ministero dell’Ambiente per il primo dei due decreti con gli incentivi alle rinnovabili elettriche per il triennio 2018-2020, quello che riguarda le tecnologie più vicine alla competitività.

Oltre che di eolico a terra, idroelettrico, geotermia tradizionale, gas da discarica e depurazione, si parla espressamente di solare fotovoltaico, cosa che fa pensare ad aste aperte a più tecnologie come quelle cui si apre con l’ultima legge europea. Mentre l’obiettivo, da quel che si evince dal comunicato, è incentivare impianti per 6 GW.

Le incognite

Oggi, dopo il terremoto del voto, che rende a dir poco improbabile una qualche continuità a livello governativo, le speranze di molti però vacillano.

Prima della …

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