Target emissioni, la Commissione valuta il -100% al 2050

Il nuovo obiettivo europeo per il 2050 potrebbe essere azzerare le emissioni di anidride carbonica. La Commissione europea lo starebbe valutando nell'ambito dell'aggiornamento della Roadmap 2050, che venne pubblicata nel 2011, per il passaggio ad un'economia a basso contenuto di CO2.

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Non più un taglio dell’80% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990 ma l’azzeramento completo.

Questo il nuovo target europeo per il 2050 che la Commissione europea starebbe valutando nell’ambito dell’aggiornamento della “Roadmap 2050 per il passaggio a un’economia a basso contenuto di CO2”, pubblicata nel 2011.

A rivelarlo, in esclusiva, è l’agenzia Euractiv, che cita “fonti comunitarie impegnate nel dossier”.

La Roadmap 2050, nella versione approvata nel 2011, prevede a metà secolo una riduzione delle emissioni di gas-serra dell’80% rispetto ai livelli del 1990, con target intermedi del 40% al 2030 e del 60% al 2040.

La Roadmap 2050, che non ha fissato target vincolanti ma tracciato la strada alle strategie Ue in materia di clima ed energia, “è stata un successo di grande portata nel 2011, ma adesso è ora di rafforzare ulteriormente questi impegni”, sottolinea una fonte citata.

Nell’aggiornamento che dovrebbe essere posto in consultazione nel 2018, secondo le fonti sentite da Euractiv, l’esecutivo europeo propone di portare la riduzione per metà secolo al 100% giacché l’attuale obiettivo non è sufficiente a contenere l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C, come previsto dall’accordo di Parigi, anche se, si precisa, non è chiaro se l’azzeramento al 2050 sarà il target fissato o solo uno tra quelli proposti.

Il lavoro dei tecnici di Bruxelles sulla Roadmap, si spiega, sta proseguendo in stretta connessione con il rapporto per il contenimento dell’aumento della temperatura entro gli 1,5°C che l’Ipcc presenterà l’anno prossimo.

L’Ipcc, ricordiamo, al momento raccomanda che i Paesi sviluppati taglino le emissioni dell’80-95% entro il 2050 per fermare il global warming entro i 2°C, ma, secondo gli scienziati, gli impegni sottoscritti a Parigi porterebbero comunque a un aumento tra i 2,3 e 3,5 °C entro il 2100.

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