“L’elaborazione della nuova Strategia Energetica Nazionale è strettamente connessa agli impegni per il contrasto ai mutamenti climatici in atto ed è un passaggio importante per capire il futuro economico, ambientale, sociale, geopolitico del nostro Paese. Il Parlamento ha per questo motivo chiesto e ottenuto un prolungamento dei tempi per la consultazione pubblica aperta ai soggetti interessati e ritiene necessario individuare forme di legittimazione parlamentare del documento finale. Per il futuro dell’Italia servono obiettivi al tempo stesso ambiziosi e praticabili”.
Lo affermano congiuntamente Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, e Guglielmo Epifani, presidente della Commissione Attività Produttive di Montecitorio sulla lettera congiunta inviata a titolo personale ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico per proporre un contributo al dibattito sulla nuova SEN.
Vista l’importanza del tema Realacci ed Epifani, ha proposto, a titolo personale, un contributo al dibattito in corso su alcuni dei punti che riteniamo significativi. Qui alcuni elementi che si vogliono introdurre o rafforzare nella SEN:
- avere anche un orizzonte al 2050;
- oltre agli obiettivi legati all’efficienza per quella data, in analogia con quanto accade per altri Paesi, va posto anche l’obiettivo della produzione elettrica al 100% di fonti rinnovabili;
- forte ruolo nell’aumento della generazione elettrica da rinnovabili può venire dalla promozione dell’autoconsumo e dello scambio sul posto attraverso una forte diminuzione degli oneri di sistema per cittadini, imprese ed enti locali;
- l’obiettivo dell’eliminazione del carbone nella produzione elettrica, qualificante nel confronto con altri Paesi europei, va collocato prima del 2030;
- il 48% di fonti energetiche rinnovabili nella produzione elettrica al 2030 appare un obiettivo timido, potrebbe essere portato almeno al 55%;
- il gas può svolgere un ruolo importante nella transizione, ma l’insieme delle proposte avanzate vanno sottoposte ad un’analisi più accurata rispetto alla loro effettiva utilità per il Paese;
- nella trazione il metano, con la piena integrazione del biogas, può svolgere un ruolo importante nei grandi mezzi e può essere centrale anche nel trasporto marittimo;
- per la mobilità elettrica è fondamentale una rapida e completa diffusione dei punti di ricarica in tutto il Paese, oltre a facilitazioni normative nell’uso urbano;
- grande attenzione va posta anche alla riconversione della filiera automotive;
- necessario semplificare la normativa sulle rinnovabili, ovviamente senza abbassare la tutela ambientale, in particolare per il revamping degli impianti eolici e solari esistenti;
- un grande contributo alle politiche energetiche e di contrasto ai mutamenti climatici può venire dagli interventi sull’efficienza energetica che incrociano anche la missione dell’industria 4.0;
- le politiche di incentivazione fiscale nell’edilizia vanno rafforzate e qualificate, puntando anche ad una maggiore integrazione tra efficienza e messa in sicurezza antisismica e prevedendo interventi in favore dei cittadini incapienti.
Ricordiamo che al momento il termine ultimo fissato per le osservazioni sulla Strategia Energetica Nazionale è il 31 agosto.