Accumulo e controllo dei carichi nelle abitazioni con impianto FV

Con il fotovoltaico, la convenienza economica impone di aumentare l’autoconsumo. Tra le soluzioni c’è l’accumulo, ma la natura discontinua dei carichi elettrici e la stagionalità della fonte non ne giustifica sempre l'utilizzo. C’è poi la possibilità di controllare i carichi elettrici.

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Le abitazioni dotate di impianto fotovoltaico, come sappiamo, sono in grado di produrre in tutto o in parte il proprio fabbisogno annuo di energia elettrica.

Tuttavia è anche noto che la produzione fotovoltaica e i consumi domestici non sono necessariamente simultanei, anzi lo sono solo saltuariamente, e questo determina un continuo scambio di energia tra l’abitazione e la rete.

In Italia, gli impianti fotovoltaici fino a 500 kWp possono beneficiare dello scambio sul posto, ossia di quel meccanismo che trasforma l’energia immessa in rete in un risparmio sull’importo in bolletta, tuttavia è ben noto che all’energia ceduta è riconosciuto un valore economico molto minore rispetto a quella assorbita.

Sarebbe quindi conveniente ridurre quanto più possibile gli scambi di energia elettrica da e verso la rete e di conseguenza l’accumulo di energia può rappresentare una efficace soluzione.

Infatti, come si può vedere dalla  …

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