Prezzi record TEE, Aeegsi: “causa non è speculazione ma incertezza normativa”

In una nuova delibera, l'Autorità anticipa i risultati dell'indagine in corso sul mercato dei Certificati Bianchi, che dovrebbe concludersi a fine mese. Per il regolatore, comportamenti speculativi sono “da escludere”, mentre ci sono criticità “dovute alle imminenti innovazioni normative”.

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L’indagine avviata dall’Autorità, in fase di conclusione, “sembra escludere comportamenti potenzialmente anomali da parte degli operatori nonché, in particolare, scelte artatamente opportunistiche.”

Le “nuove specificità e criticità nel meccanismo” sono invece “dovute alle imminenti innovazioni normative e attuative”.

A dirlo è l’Aeegsi che, nella delibera 172/2017 appena pubblicata (in allegato in basso), anticipa i risultati dell’inchiesta avviata con la 711/2016 e che dovrebbe concludersi entro il mese in corso.

Esiti – da quel che si legge – che sembrano confermare la visione di diversi analisti in merito a quanto sta accadendo sul mercato dei certificati bianchi: dietro ai prezzi record registrati nell’ultimo periodo non ci sarebbero comportamenti speculativi, ma le incertezze normative legate all’introduzione delle nuove linee guida, attualmente ferme alla Corte dei Conti.

Nella delibera, l’Autorità ricorda che a partire dal periodo oggetto dell’indagine conoscitiva “i prezzi medi degli scambi di titoli delle sessioni di mercato hanno raggiunto un valore pari a quasi 240 €/TEE nel corso dell’ultima sessione del mese di novembre 2016, per poi scendere a circa 190 €/TEE nel corso del mese di gennaio 2017; successivamente i prezzi medi sono nuovamente aumentati nel corso del mese di febbraio 2017, sino al valore di circa 267 €/TEE registrato al termine dell’ultima sessione del mese, mentre si sono abbassati nel corso delle due sessioni di mercato del mese di marzo sinora tenutesi, sino ad arrivare a un valore medio di poco inferiore a 240 €/TEE, ancora decisamente superiore a quelli riscontrati negli scorsi anni”.

L’indagine conoscitiva avviata con la deliberazione 711/2016/E/efr, “pur nelle more della conclusione prevista entro la fine del mese di marzo 2017 – si legge nel documento – ha consentito di acquisire informazioni ed evidenze in merito a nuove specificità e criticità nel meccanismo nel suo complesso dovute alle imminenti innovazioni normative e attuative, dalle quali sono emerse finora indicazioni sostanzialmente in linea con quanto già preliminarmente evidenziato nella nota del GME in data 28 novembre 2016, in merito alle transazioni del mese di novembre 2016, e che sembrano escludere comportamenti potenzialmente anomali da parte degli operatori nonché, in particolare, scelte artatamente opportunistiche.”

Alla luce degli aumenti dei prezzi, al fine di “consentire il contenimento dell’aumento degli oneri in capo ai consumatori e tenere conto dell’evoluzione del contesto”, l’Aeegsi reputa “opportuno e urgente” che il procedimento sul contributo tariffario oggetto della delibera 172 “si avvii sin d’ora affinché esso possa essere completato entro il mese di maggio 2017, al fine di poter disporre degli adeguamenti delle attuali regole di determinazione del contributo a valere, per quanto possibile, sull’intero periodo rilevante per l’anno d’obbligo 2017, anche in considerazione dell’introduzione della nuova scadenza annuale per l’annullamento prevista dallo schema di decreto interministeriale 2017 entro il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2017″.

Ciò “anche a seguito del compimento della seconda sessione del mercato del mese di marzo 2017 in data 14 marzo, così da valutare più compiutamente il trend dei prezzi di scambio riscontrati dopo le progressive diminuzioni verificatesi nel mese di gennaio 2017 e i rialzi di febbraio”.

La delibera (pdf)

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