Rinnovabili in UE, le nuove statistiche Eurostat: il target 2020 è vicino

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Il target 2020 non è lontano e l'Italia lo ha già superato. Ma non c'è da dormire sugli allori: le fossili pesano ancora per oltre tre quarti della domanda e bisogna già guardare oltre al modesto obiettivo 2030. Qualche grafico e qualche highlight dalla nuova pubblicazione dell'istituto statistico europeo.

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Che il target del 20% di energia da rinnovabili al 2020 fosse a portata di mano non è una novità.

La conferma arriva dalle nuove statistiche Eurostat, pubblicate oggi, che mostrano come la quota di energia rinnovabile sul totale dei consumi finali dell’UE in 10 anni è quasi raddoppiata, passando dall’8,5% del 2004 (primo anno cui sono disponibili dati al riguardo) al 16,7% del 2015.

Non c’è però da dormire sugli allori, anche se l’obiettivo sul tavolo per il 2030 è alquanto modesto: 27% di rinnovabili sui consumi finali.

Come si vede dal grafico sotto, nonostante la crescita delle nuove e rinnovabili come solare ed eolico, gran parte dell’aumento della quota di energia da rinnovabili è imputabile alle biomasse.

A tal proposito va detto che, da una parte le biomasse sono le rinnovabili più contestate per sostenibilità e impatti ambientali, dall’altra il loro aumento nelle statistiche è in parte solo “virtuale”, cioè dovuto ad aggiornamenti nei metodi di raccolta dei dati, che in passato spesso hanno lasciato nel sommerso il consumo di legna per usi termici, solitamente difficile da tracciare.

Va inoltre ricordato che, anche se il loro peso è costantemente diminuito nel corso degli ultimi decenni dall’83% nel 1990 al 73% nel 2015 (vedi grafico), le fonti fossili continuano a fornire oltre tre quarti dell’energia consumata in Europa.

Per quel che riguarda i vari settori, Eurostat indica nel 2015 a livello UE una quota di rinnovabili del 29% nell’elettricità, del 18,6% nel riscaldamento e raffrescamento e del 6,7% nei trasporti.

Venendo ai dati nazionali (grafico sotto), l’Italia è tra gli 11 Stati membri che nel 2015 avevano già raggiunto l’obiettivo nazionale per il 2020. Siamo infatti al 17,5% dei consumi finali, mentre il target è del 17%. Nel nostro Paese la quota di energia da fonti fossili sui consumi totali è passata dal 94% del 1990 all’81% del 2015.

La quota da rinnovabili in Italia per i consumi elettrici secondo i dati dell’ente europeo è del 33,5%, per gli usi termici del 19,2% e nei trasporti  del 6,4%.

Altri paesi che si sono avvantaggiati sul fronte rinnovabili sono: Danimarca, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, Lituania, Ungheria, Bulgaria e Romania.

Ancora distanti dal target risultano invece Germania, che è al 14,6%  (e deve arrivare al 18%), Francia (15,2% su 23%), Spagna (16,2 su 20%), Belgio (7,9 su 13%) e Olanda (5,8 su 14%).

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