Per un Natale sostenibile, dall’ENEA consigli per risparmiare energia ed evitare sprechi

  • 23 Dicembre 2016

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Dall'ENEA piccoli accorgimenti per trascorrere le feste di fine anno coniugando risparmio energetico, lotta agli sprechi e buona alimentazione

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Durante le festività natalizie si passa più tempo in casa e si utilizzano di più elettrodomestici e apparecchiature elettroniche con un conseguente aumento del consumo di energia.

Per questo l’ENEA ha pubblicato alcune buone pratiche per ridurre fino al 10% i consumi energetici e per risparmiare fino al 40% regalandosi nuovi elettrodomestici e smart utility:

  • regola la temperatura dell’ambiente in base all’utilizzo degli spazi e al numero delle persone presenti;
  • arieggia spesso le stanze per garantire un ambiente salubre, bastano pochi minuti per rinnovare l’aria;
  • mantieni le luci accese solo nelle stanze che utilizzi;
  • dopo l’uso, spegni gli elettrodomestici dall’interruttore generale, in stand-by continuano a consumare energia elettrica;
  • utilizza la lavastoviglie solo a pieno carico;
  • con più tempo a disposizione, ti sarà più facile lasciare l’automobile in garage, usare i mezzi pubblici per spostarti oppure cogliere l’occasione per fare una salutare passeggiata;
  • se pensi di regalare o regalarti nuovi elettrodomestici e smart utility, potrai risparmiare fino al 40% sui consumi con i modelli più efficienti, quindi occhio alle etichette energetiche;
  • regalati un cronotermostato ambiente che ti permetterà di programmare il funzionamento dell’impianto di riscaldamento e di consumare solo l’energia necessaria a soddisfare i tuoi bisogni;
  • acquista rilevatori di presenza (che controllano automaticamente l’accensione e lo spegnimento della luce in base alla presenza di persone all’interno di un ambiente) e prese intelligenti (che misurano il consumo dei dispositivi collegati e ne permettono il controllo remoto attraverso smartphone e PC);
  • se vai in vacanza, spegni l’impianto di riscaldamento (se hai il cronotermostato puoi inserire la funzione “vacanza” e programmare l’accensione qualche ora prima di rientrare) e stacca tutti i dispositivi collegati alla rete elettrica.

Sprechi alimentari

Lo spreco totale di cibo in Italia è pari a circa 5,5 milioni di tonnellate/anno, in particolare lo spreco lungo tutta la filiera agroalimentare è superiore a 90 kg procapite mentre a livello domestico si valuta uno spreco di circa 42 kg procapite in termini di avanzi non riutilizzati e alimenti scaduti o andati a male.

Secondo studi dell’ENEA, di questi 42 kg procapite sprecati, oltre 10 kg sono costituiti da verdure e prodotti ortofrutticoli, per un totale di oltre 1,3 milioni di tonnellate con cui si potrebbero produrre oltre 41 milioni di m3 di biometano – l’equivalente dell’energia necessaria per riscaldare 46mila appartamenti (valore medio per il riscaldamento di un appartamento di 100 mq situato a Roma (880 m3 di biometano) – con un risparmio di circa 2 milioni di tonnellate di CO2.

Per ridurre gli sprechi alimentari risparmiando denaro ed energia, l’ENEA consiglia di:

  • Pianificare quanto più possibile il reale quantitativo di cibo che ogni persona può tollerare durante una pasto medio;
  • durante la spesa valutare le scadenze dei vari prodotti che acquisti, pensando a quando li userai, al mancato consumo che si tradurrebbe automaticamente in uno scarto o se sarà possibile reimpiegarlo in seguito;
  • fai attenzione alle etichette degli alimenti perché riportano informazioni importanti su tecnologie o ingredienti che ci aiutano a limitare lo spreco alimentare: il latte ad esempio oggi viene sottoposto a processi che ne mantengono inalterate tutte le proprietà estendendone notevolmente la shelf life, vale a dire la “vita del prodotto sullo scaffale” (ad esempio la pastorizzazione ESL, Extended Shelf Life, o la microfiltrazione); oppure alcuni prodotti (come biscotti, grissini, fette biscottate) vengono arricchiti con aromi di origine vegetale estratti con processi sostenibili, che ne prevengono l’irrancidimento in modo naturale e sicuro;
  • prediligere quei prodotti che hanno indicato il destino del packaging a fine ciclo. Ridurrai il carico di porzione indifferenziata nella tua immondizia;
  • valutare se alcune fasi della preparazione delle vivande possono essere posticipate: ad esempio mentre prepari cibi freschi o crudi come insalate o verdure provvedi al condimento solo al momento di servirli, questo ti consentirà di conservarli se non consumati per pasti successivi;
  • nel momento della raccolta degli avanzi valuta la quantità di cibi che realmente puoi consumare nei giorni successivi e invita gli ospiti a portare con se parte di quello che è avanzato specie di quello che è stato più apprezzato. Piccole porzioni saranno più gradite;
  • utilizza gli avanzi di cucina per creare nuove pietanze;
  • informati sui programmi di risposta allo spreco alimentare attivi nella tua città, oppure dona il tuo surplus alimentare alle onlus a te vicine che raccolgono gli avanzi di cibo “buono” e redistribuiscono ai meno abbienti;
  • preferisci il biologico, in quanto l’agricoltura biologica contribuisce a consumare meno energia e ad emettere meno CO2 in atmosfera, tagliando i consumi energetici del settore agricoltura e industria alimentare di almeno il 25% rispetto all’agricoltura convenzionale; inoltre, non inquina le falde acquifere perché non utilizza fertilizzanti e fitosanitari di sintesi;
  • conferisci gli avanzi di cibo e gli shopper in bioplastica biodegradabile e compostabile nella raccolta dell’umido: si trasformeranno in ottimo compost.

Buona alimentazione

Nella classifica dei Paesi con agricoltura più sostenibile, meno sprechi e alimentazione equilibrata[6], l’Italia si colloca solo al sesto posto dopo Francia, Giappone, Canada, Germania e Regno Unito. Anche i dati sulla nutrizione non sono incoraggianti: siamo il terzo Paese nel mondo per eccessiva alimentazione e al secondo posto per obesità e sovrappeso nella fascia d’età 2-18 anni.

Per un Natale smart dal punto di vista della salute e del benessere – ricorda l’ENEA – è utile arricchire la nostra dieta con i cibi che secondo alcuni recenti studi oltre a mantenerci in forma, sono in grado di prevenire e migliorare il quadro clinico di alcune patologie come veri e propri farmaci. Dall’ENEA, ecco allora alcuni consigli per una dieta “intelligente”.

  • Frutta e verdura fresche: oltre a vitamine e sali minerali sono ricchi di polifenoli e antiossidanti naturali e sono in grado di contrastare l’invecchiamento e le malattie legate alla senescenza, hanno un’azione positiva a livello cardiovascolare e nella prevenzione contro il cancro;
  • frutti neri (mirtilli e uva nera): contengono il resveratrolo, della famiglia dei polifenoli e sono in grado diminuire gli effetti tossici dell’ambiente[8];
  • frutta secca, semi di lino e semi oleosi: oltre a tocoferoli e fibre che saziano, contengono gli omega 3, utili a contrastare ipercolesterolemia e artrite[9]; inoltre hanno un notevole effetto antinfiammatorio e anti-degenerativo a livello muscolare;
  • curcuma: contiene la curcumina un potente antiossidante utile come antinfiammatorio;
  • tè verde: contiene epigallocatechina-3-gallato che è essenziale per un’efficace azione antinvecchiamento.

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