Estendere l’ecobonus a IACP e incapienti: altra occasione persa?

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un’estensione dei soggetti beneficiari agli enti di gestione delle case popolari e un meccanismo di portabilità del credito per interventi su condomini per “incapienti”. Un mercato da 5 mld di €. Ma la norma richiede alcuni passaggi attuativi e il MiSE non pare favorevole.

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Nel settore dei crediti d’imposta per interventi di riqualificazione energetica la Legge di Stabilità ha introdotto per il 2016 un’estensione dei soggetti beneficiari agli enti di gestione delle case popolari e un meccanismo di portabilità del credito a vantaggio degli interventi su condomini per gli “incapienti”.

Mentre la seconda estensione rimuove un ostacolo che impediva in molti casi di ottenere le necessarie maggioranze in assemblea nei condomini con significativa presenza di soggetti che di fatto non potevano beneficiare delle detrazioni, la prima attiva direttamente un gestore in possesso di un significativo parco edilizio.

Una preliminare stima del numero dei possibili interventi facilitati dalle due norme è di circa. 170.000 tra caldaie ad alta efficienza (a condensazione) e interventi per acqua calda sanitaria con pannelli solari termici che, considerando la cifra massima eleggibile all’incentivo di 30.000 €, porta il valore dei nuovi interventi incentivabili a oltre 5 miliardi di  €.

Questo mercato, potenzialmente aggiuntivo, può essere affrontato dalle imprese con innovativi schemi di vendita che rendano possibile valorizzare i CCF (certificati di credito fiscale), da una parte, e di valorizzare il risparmio ottenuto, dall’altra. Ma la norma richiede ancora alcuni passaggi attuativi. E in questa fase l’atteggiamento del MiSE è fortemente difensivo.

Quadro normativo

La legge 208 del 28/12/2015 (“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”), tra gli altri numerosi interventi, ha prorogato…

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