In Spagna eolico in market parity: all’asta ribasso del 100%

Il Governo di Madrid ha assegnato 500 MW di potenza eolica e i vincitori dell'asta si sono impegnati a realizzarli senza nessun incentivo. Critiche dalle associazioni spagnole delle rinnovabili: “l'asta è un prodotto finanziario e gli aggiudicatari avranno difficoltà a sviluppare i progetti”.

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L’eolico in Spagna è già in market parity, cioè competitivo sul mercato elettrico senza bisogno di incentivi? A guardare i risultati dell’asta appena chiusa pare di sì. La gara, la prima bandita dal Governo di Madrid da 4 anni, ha visto l’assegnazione di 500 MW eolici con uno sconto del 100% sulla base d’asta, vale a dire senza incentivi.

Secondo l’agenzia Europa Press, 300 MW sono andati a Energías Eólicas de Aragón, 102 MW a Jorge Energy (riconducibile alla stessa famiglia proprietaria della prima, i Samper) e il resto alla portoghese EDP.

Il ministero dell’Industria e dell’Energia spagnolo ha reso noto (allegato in basso) che la gara ha registrato richieste pari a 5 volte la capacità offerta e appunto ribassi del 100% rispetto alla base d’asta, sottolineando che “i consumatori avranno energia rinnovabile al minore costo possibile”.

Molto meno contenti i produttori. L’associazione di settore Appa, è dura: “l’asta – scrive in un comunicato – si è mostrata più come un prodotto finanziario e gli aggiudicatari avranno difficoltà a sviluppare i progetti“. La procedura, “organizzata alla fine della legislatura in modo improvvisato”, avrebbe infatti tenuto conto “della sola componente finanziaria”, con l’effetto di produrre “un risultato sorprendente scollegato dalle leggi economiche“.

Non a caso, evidenzia Appa, “è significativo che i maggiori operatori del settore non siano risultati aggiudicatari” e che “solo nel 2019 si saprà se i 700 MW (200 MW di biomasse, ndr) aggiudicati saranno effettivamente realizzati”.

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