No a eolico sopra i 20 kW, il settore contro la Regione Siciliana

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L’Assemblea regionale siciliana ha approvato una legge che ostacola la realizzazione di eolico sopra i 20 kW, abbassando il limite proposto di 200 kW. Stroncando così anche il mini eolico. Dura la critica dell'ANEV che stigmatizza la mancanza di visione delle istituzioni regionali e del Presidente Crocetta. Pronti i ricorsi di altre associazioni.

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Venerdì avevamo riportato erroneamente che il limite all’eolico in Sicilia votato dall’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) era di 200 kW. Ma un subemendamento dell’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Vania Contraffatto, ha abbassato questo limite a 20 kW, falcidiando di fatto anche il settore del mini eolico. Avevamo invece inzialmente attribuito la partenità dell’emendamento al presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino del M5S, che tuttavia, come si legge chiaramente dal resoconto stenografico, condivide tale emendamento, “concertato” anche con la maggioranza, e poi approvato in Commissione. 

Sembrerebbe peraltro che questa disposizione sia anche retroattiva, andando a toccare anche tutte le autorizzazioni non ancora concluse ma ancora in iter. Abbiamo sentito le associazioni di categoria ANEV e CPEM che si stanno muovendo contro questa normativa molto restrittiva e a loro parere illeggittima, visto che non rispetta le disposizioni del D.Lgs. 28/2011, oltre che la definizione di aree non idonee inserita nelle Linee Guida 2010. Vedremo ora cosa verrà effettivamente pubblicato, entro le prossime due settimane, nella Gazzetta Ufficiale Regionale.

Riportiamo quindi:

Qui in basso riprendiamo la nota di ANEV (del 20/11/2015) con la sola variazione del limite per le installazioni eoliche che, appunto, si abbasserebbe da 200 a 20 kW. Nei prossimi giorni approfondiremo la questione ascoltando operatori ed esponenti della Regione Siciliana.

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato una legge che ostacola la realizzazione di installazioni eoliche superiori a 20 kW.

ANEV, l’associazione nazionale dell’energia del vento, in un comunicato ha espresso il suo rammarico per la mancanza di visione da parte delle istituzioni regionali siciliane e del Presidente Crocetta. Vengono trascurate, secondo gli operatori dell’eolico, le potenzialità nella regione di una risorsa preziosa come il vento, sia in termini energetici che occupazionali.

La Regione Sicilia – spiega ANEV – nella sua opera di boicottaggio del settore eolico per mezzo di una legislazione così forzata da essere giudicata illegittima e di violazione rispetto a quanto prescritto dalle norme nazionali e sovranazionali in materia di rinnovabili e riduzione della CO2 .

Risale allo scorso anno infatti la bocciatura da parte del TAR Sicilia della moratoria dell’eolico posta in essere dalla Giunta regionale siciliana con una serie di provvedimenti approvati nel 2013 e già sospesi nel gennaio 2014, finalizzati a bloccare le autorizzazioni con la sospensione del calendario delle Conferenze dei Servizi.

L’ANEV ha in più occasioni denunciato pubblicamente l’illegittimità delle norme emanate dalla Regione Sicilia, come per altre Regioni, vedendo confermate ogni volta le proprie previsioni. Anche in quest’ultimo caso non esclude la predisposizione di una segnalazione per evidenziare profili di illegittimità anche in relazione al dettato costituzionale.

L’associazione di categoria ricorda che solo in Sicilia il settore impiega oggi 4.663 addetti tra diretti e indiretti (dato aggiornato 31.12.2014) e presenta un potenziale di 9.765 unità al 2020.  Si lamenta inoltre di ostacolare le aziende che oggi operano in Sicilia, ovvero soggetti seri, affidabili e trasparenti che lavorano in tutto il mondo secondo criteri votati al rispetto delle regole e dell’ambiente.

ANEV ha promosso tra le sue aziende associate sin dal 2002 l’applicazione delle regole del Protocollo firmato con le principali associazioni ambientaliste, come Legambiente e Greenpeace, per il corretto inserimento dell’eolico nel paesaggio, che prevede un elevato livello di tutela dell’ambiente e la minimizzazione degli impatti visivi. Tali cautele sono state trasferite poi nelle Linee Guida Nazionali.

Vedremo ora quali saranno le prossime mosse di ANEV e del comparto eolico di fronte a questo approccio di pressoché totale boicotaggio di questa fonte rinnovabili nell’isola.

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