Storage per quadruplicare il fotovoltaico in Germania: la soluzione più conveniente

Berlino potrebbe passare da 39 a 150 GW di potenza da FV installando 40 GW di accumuli. Uno scenario che comporterebbe una spesa minore per adeguare il sistema elettrico rispetto a quella necessaria per costruire nuovi elettrodotti. Lo mostra uno studio di Agora Energiewende.

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Fotovoltaico e sistemi di accumulo possono essere la soluzione economicamente più conveniente per migliorare la sicurezza energetica di un Paese. Nei giorni scorsi abbiamo scritto di uno studio sulla Gran Bretagna, nel quale si mostrava che, a parità di energia ottenuta, si spenderebbe la metà in incentivi puntando su solare e batterie anziché sul nuovo nucleare.

Oggi invece parliamo della Germania: secondo un nuovo report di Agora Energiewende – il think tank tedesco che si occupa di transizione energetica – il Paese potrebbe quadruplicare la potenza fotovoltaica, se si aggiunge nel sistema elettrico una quantità adeguata di storage. L’aspetto importante è che questo non comporterebbe problemi alla rete, ma anzi sarebbe un’alternativa meno costosa rispetto ad ulteriori investimenti in nuovi elettrodotti.

Nello studio (allegato in basso) si stima infatti che dai 39,5 GW di fotovoltaico attualmente operativi si possa arrivare a ben 150 GW (a livello mondiale ora siamo oltre 180 GW) aggiungendo circa 40 GW di sistemi di accumulo su poco più della metà di questo installato totale.

Questo scenario, che presuppone un’ulteriore accelerazione verso il solare, non solo è tecnicamente praticabile, ma, grazie alle previste riduzioni dei prezzi di moduli, impianti e batterie, secondo Agora Energiewende diventa anche l’opzione più economica rispetto alla strategia (attualmente in cantiere) di realizzare dopo il 2025 nuovi elettrodotti ad alto voltaggio.

Dunque, la direzione da seguire per preparare il sistema elettrico tedesco del futuro, secondo il direttore del think tank, Patrick Graichen, sarebbe di creare un ambiente più favorevole per solare e storage, proseguendo e accelerando il cammino intrapreso.

I risultati su questo fronte in Germania, d’altra parte, sono già ragguardevoli. A differenza che l’Italia, Berlino, pur tagliando in maniera drastica (ma in modo prevedibile e non totale) gli incentivi, è riuscita a mantenere un mercato FV importante. Quasi 2 GW di nuova potenza sono stati nel 2014 (contro i 350 MW dell’Italia) e sicuramente oltre 1,5 GW è ipotizzabile per il 2015. Ma soprattutto le agevolazioni per l’adozione dello storage domestico stanno funzionando.

Si stima che al momento l’incentivo abbia permesso di installare 15mila sistemi di accumulo, portando il totale a 25mila, che dovrebbero diventare 100mila entro il 2018. Gli ultimi dati di settembre della KfW, la banca pubblica per lo sviluppo che sta gestendo il programma, raccontano che le installazioni di batterie, grazie anche ai costi in calo, continuano ad essere sempre più diffuse: nei primi 7 mesi del 2015 sono state il 35% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.

Lo studio: “Was wäre, wenn… ein flächendeckender Rollout von Solar-Speicher-Systemen stattfände?” (pdf)

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