Incentivi veicoli a basse emissioni, ecco come funzionano dopo le modifiche nello Sblocca Italia

Nel decreto Sblocca Italia, già in vigore, novità sugli incentivi per le auto elettriche, ibride, a gas o in generale a basse emissioni complessiva. Il veicolo aziendale rottamato non deve più avere più di dieci anni né essere intestato al beneficiario da almeno un anno. Ecco come funzionano adesso i contributi.

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Tra le molte norme contenute nel decreto Sblocca Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 settembre e già in vigore, c’è una revisione della normativa sugli incentivi ai veicoli a bassa emissione complessiva (all’art.39 del decreto).

Lo sconto spetta per i veicoli acquistati e immatricolati fino al 31 dicembre 2015 e la prenotazione dovrà avvenire sul sito www.bec.mise.gov.it.

Continueranno a beneficiarne, senza necessità di rottamare un altro veicolo, privati e aziende che acquistano mezzi con emissioni inferiori a 95g/km.

Per le aziende che acquistano veicoli con emissioni inferiori a 120 g/km destinati ad uso strumentale, di terzi, o – novità – dati in uso promiscuo ai dipendenti, non è più necessario che il veicolo rottamato sia stato immatricolato almeno 10 anni prima né che sia intestato al beneficiario da almeno 12 mesi.

Altra novità, il contributo statale per l’acquisto o il leasing di vetture a basse emissioni passa da fisso a potenziale: l’importo potrà raggiungere la soglia originaria (per esempio il 20% del prezzo, fino a un massimo di 5.000 euro), ma anche essere inferiore. Ciò consentirà di distribuire meglio i fondi tra le diverse classi di veicoli agevolate.

Riepilogando, ecco come funzionano gli incentivi al netto delle novità introdotte:

La metà delle risorse disponibili per il 2014 è destinata ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea ecc.), subordinatamente alla rottamazione di un altro veicolo (come detto non è più necessario che sia immatricolato almeno 10 anni prima).

Fanno eccezione i fondi (50%) destinati ai veicoli con emissioni non superiori a 95 g/km (essenzialmente elettrici e ibridi) per i quali non è obbligatoria la rottamazione e che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cittadini.

Il contributo può essere dato solo per veicoli nuovi (non precedentemente immatricolati) che possono appartenere a diverse categorie: automobili, veicoli commerciali, ciclomotori, motoveicoli, quadricicli.
Per i veicoli acquistati nel 2014 l’incentivo – corrisposto direttamente dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto – è, per tutti i veicoli ammissibili, fino al 20% del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:

  •     5.000 € per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
  •     4.000 € per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
  •     2.000 € per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Per i veicoli acquistati nel 2015 il contributo è per tutti i veicoli ammissibili, fino al 15% del costo del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:

  •     3.500 € per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
  •     3.000 € per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
  •     1.800 € per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Come detto, la rottamazione contestuale di un altro veicolo non è obbligatoria nel caso dell’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km. Negli altri casi  – veicoli ecologici con emissioni non superiori a 120 g/km da parte di aziende o destinati all’uso di terzi – è invece necessario che venga contestualmente rottamato un veicolo della stessa tipologia di quello acquistato (per esempio ciclomotore con ciclomotore, motociclo con motociclo, auto con auto, veicolo commerciale con veicolo commerciale, ecc.

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