Mondiali dell’efficienza energetica, Italia seconda

La Germania vince anche i mondiali dell'efficienza energetica. L'Italia questa volta è sul podio, al secondo posto. Ma per tutti c'è molto da migliorare: per il nostro paese il punto debole sono i consumi degli edifici commerciali. La classifica mondiale dell'efficienza energetica stilata dall'American Council for Energy Effiency Economy.

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La Germania vince i mondiali anche dell’efficienza energetica. Ma questa volta sul podio c’è anche l’Italia, al secondo posto. Almeno stando alla classifica mondiale dell’efficienza energetica stilata dall’organizzazione no-profit statunitense ACEEE (American Council for Energy Effiency Economy). Dietro a Germania e Italia troviamo l’UE nel suo complesso, seguono Cina, Francia, India, Giappone, Regno Unito e Spagna.

Ma la bottom line più significativa del report – che considera in totale 16 economie che pesano per il 71% dei consumi energetici e per l’81% del Pil del pianeta, è che tutti i paesi in gara hanno ampi margini di miglioramento da conseguire. Soprattutto gli Usa che si limitano ad un poco onorevole tredicesimo posto (vedi mappa).

La classifica tiene conto sia delle performance ottenute che delle politiche messe in campo e assegna quattro punteggi a ogni “concorrente”, uno generale e uno per ciascuno dei tre settori: trasporti, edilizia e industria (vedi sotto).

L’Italia – con nostro stupore – è prima tra i 16 in quanto a efficienza energetica nei trasporti: qui pesa il numero contenuto dei km pro-capite percorsi dagli italiani (metrica sulla quale a dire il vero il nostro piccolo paese è avvantaggiato rispetto ad altri con distanze enormi come Canada o Usa), il fatto che abbiamo un parco veicoli con consumi molto bassi e “un buon rapporto tra investimenti su trasporto ferroviario e su strada”.

Buono il voto che il nostro paese ha in quanto a politiche per l’efficienza energetica: si citano i 15 Mtep che risparmieremo con l’attuazione della direttiva europea sull’efficienza (la 2012/27/EU, attuata dal decreto appena pubblicato in Gazzetta ufficiale) e le varie politiche di sostegno messe in campo.

Dove l’Italia può migliorare di più, mostra il report, è nell’edilizia: abbiamo performance nella media europea per quel che riguarda il residenziale, ma gli edifici commerciali nel Belpaese consumano più energia per metro quadrato che in quasiasi altro paese censito nel report.

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