Ma che numeri ha il fotovoltaico italiano?

L'Italia nel 2011 è stata il più grande mercato mondiale del fotovoltaico, ma l'industria nazionale sta passando un momento difficile. Che peso ha il settore per l'economia nazionale? A fine 2010 erano circa 18.500 gli occupati diretti, 100mila contando l'indotto. Proponiamo alcuni grafici per avere un'idea dei tratti fondamentali del settore in Italia.

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L’Italia è il primo mercato al mondo per il fotovoltaico, ma l’industria nazionale non se la passa bene. Il settore sta vivendo tempi difficili, tanto che alcune aziende stanno mettendo in mobilità i propri dipendenti. Come raccontavamo in questo articolo, nella sola provincia di Padova, da novembre è scattata la cassa-integrazione per 1250 lavoratori.
Dunque, tra le tormentate vicende che hanno portato al quarto conto energia, la crisi economica e del credito, il crollo del prezzo di celle e moduli molte imprese sono in sofferenza, un’ipotesi non prevista solo 10-12 mesi fa in pieno boom delle installazioni.


Ma che peso ha il fotovoltaico sull’economia nazionale? Proponiamo qualche grafico per farci un’idea (trovate invece qui una raccolta più ampia di grafici e dati sul FV).


Questo, ricavato da dati Gifi-Nomisma Energie, riguarda gli occupati del settore.



Si noti la rapida crescita degli addetti al settore FV. A fine 2010 ammonta a circa 18.500 occupati diretti, che arrivano a oltre 100.000 unità includendo l’indotto. Da notare l’età media, inferiore ai 35 anni. Alla luce dell’attuale situazione è ipotizzabile che per il 2011 e il 2012 ci possa essere una flessione o quanto meno un arresto della crescita.


Nel grafico sotto (realizzato per Qualenergia.it a ottobre 2011 da Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano) si vede il peso che hanno le industrie italiane nel mercato nazionale nei vari segmenti della filiera.



Come si vede nelle mani delle aziende italiane sono quasi tre quarti delle installazioni e della distribuzione, ma anche nella produzione di celle e moduli installati in Italia, il maggiore mercato mondiale nel 2011, le imprese italiane sono presenti.


Questo altro grafico (sempre realizzato da Vittorio Chiesa) si riferisce invece alla capacità produttiva e alla produzione di celle e moduli in Italia nel 2009 e nel 2010, con una previsione per fine 2011.



Capacità produttiva e produzione, a livello mondiale e non solo italiano, sono cresciute più veloci della domanda, frenata anche dalle varie revisioni degli incentivi; questa una delle cause del crollo del prezzo di moduli avvenuto soprattutto a partire dalla fine del 2010 (si veda grafico sotto, cortesia Solarpraxis).


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