Una guida alle auto che fanno risparmiare carburante e CO2

Secondo la nuova Guida al risparmio di carburante e alle emissioni di anidride carbonica delle automobili, curata dai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, le auto più green sono le ibride compatte a benzina, seguite dalle compatte diesel. Dal punto di vista dei consumi di carburante, invece, quest’ultime sono migliori.

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Quali sono le auto in commercio in Italia che consumano di meno? Per valutare meglio questo importante criterio che dovrebbe influenzare l’acquisto di una nuova vettura ci dà una mano la nuova edizione della Guida al risparmio di carburante e alle emissioni di anidride carbonica delle automobili, curata dai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti.


La guida, prevista da una direttiva europea, vuole indurre il consumatore a fare la sua parte rispetto alla necessità di contenere i gas a effetto serra. Il principale gas serra prodotto dall’uomo è la CO2, circa il 75% delle emissioni mondiali. E, come sappiamo, alla liberazione dell’anidride carbonica contribuisce in maniera decisiva il settore dei trasporti.


L’Italia detiene il primato mondiale di auto private pro-capite (corrispondente 1,66 persone per vettura nel 2009), per un totale di 36,4 milioni di veicoli circolanti che percorrono in media circa 13mila km/anno, il 26% in più della media UE. Va da sé che la graduale riduzione dell’inquinamento complessivo proveniente dai tubi di scappamento delle auto rappresenti una fattore centrale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi sui cambiamenti climatici, oltre alla premessa necessaria che il mezzo privato dovrebbe essere ridotto sempre di più a favore di quelli pubblici, meglio se su ferro.


Nel 2009 i trasporti sono stati responsabili del 24,3% delle emissioni totali nazionali di gas serra, di cui il 58,7% si produce proprio nell’ambito del trasporto passeggeri su strada.


Entrando nel merito della guida al risparmio di carburante, vediamo che tra le categorie a benzina delle auto vendute in Italia, la più ecologica è la Lexus CT 200h. Si tratta di vettura ibrida, con un motore a benzina e un motore elettrico. La Lexus, che ha una cilindrata di 1798 cm3, produce 87 grammi di CO2 a chilometro. Per dare un’idea del consumo, va precisato che la media nazionale indicata dall’Unione Europea è di 130 g/km. La Lexus riesce a mantenersi addirittura sotto l’obiettivo indicato di 95 g di CO2/km da raggiungere nel 2020. Per quanto riguarda i consumi di carburante, questo modello si attesta attorno ai 3,8 litri ogni 100 chilometri, con tragitti misti urbani ed extraurbani.


Come si può vedere dalla tabella (Elenco vetture a benzina con minori emissionidi CO2), al secondo posto nella classifica di consumo di CO2, sempre nella categoria benzina, ci sono la Toyota Auris Hsd e la Toyota Prius con un consumo di 89 g/km. Anche queste due auto, come la prima classificata, sono vetture ibride. La prima auto con tradizionale motore a benzina nella testa della classifica è la Fiat 500 Twin Air, con 92 g/km, che però ha un consumo di carburante un po’ più alto delle tre precedenti: 4 litri ogni 100 km.



Com’è intuibile le auto più inquinanti sono di gran lunga i Suv. Ad esempio la Bmw X5 M ha un consumo superiore di oltre tre volte rispetto alle auto più virtuose: 325g/km.


Tra le auto diesel, invece, la maglia della più ecologica spetta alla Volkswagen Polo che emette 87 grammi di CO2 per km, quindi quanto la Lexus Ct. La differenza sostanziale è che essendo quest’ultima una ibrida, riesce a contenere le emissioni pur avendo una cilindrata superiore e quindi una maggiore potenza. Infatti mentre la Lexus è una 1800 di cilindrata, la Polo si ferma a 1200, anche se con un consumo medio di carburante di 3,3 litri per 100 km, migliore dei 3,8 della vettura a benzina (vedi tabella: Elenco vetture a gasolio con minori emissionidi CO2 ).


Sempre nella categoria diesel, a pari merito per emissioni con la Polo, c’è un’auto di cilindrata decisamente inferiore, la Smart FORTWO cdi. Seguono la Seat Ibizia St e la Skoda Fabia (89 g/km).



Riassumendo, possiamo dire che le auto più green sono le ibride compatte a benzina, seguite dalle compatte diesel. Dal punto di vista dei consumi di carburante invece, quest’ultime sono migliori.


Per aver un’idea di quanto si può risparmiare in carburante, comprando ad esempio un’auto ibrida che inquina poco, la Lexus Ct, appunto, basta fare un confronto con un’auto delle stessa categoria con consumi medi, che per la stessa cilindrata arrivano anche a 7 litri di benzina ogni 100 km. Su mille chilometri percorsi, il viaggiatore può risparmiare più di 50 euro di rifornimento. Non male, visti i prezzi al rialzo e se si pensa che si sta anche aiutando l’ambiente.

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