Il fotovoltaico mondiale frena: è l’effetto Italia

Il fotovoltaico mondiale frena e i prezzi iniziano a crollare: colpa dello stop del mercato italiano dovuto all'incertezza causata dal post decreto rinnovabili, spiega un report di IMS Research. Con il nuovo conto energia il secondo mercato al mondo ripartirà, ma non sarà lo stesso. Si stima per il 2011 una crescita del 20% a livello mondiale.

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Il fotovoltaico mondiale frena e i prezzi iniziano a crollare e la colpa è tutta dello stop del mercato italiano. E’ questo il riassunto del report di IMS Research sul mercato globale del fotovoltaico nell’ultimo trimestre. Gli ordini del primo trimestre 2011, spiega la società di consulenza, sono calati rispetto al trimestre precedente per la prima volta da inizio 2009. Anche i prezzi hanno iniziato a diminuire rapidamente. La causa è “l’improvviso stallo della domanda nel fiorente mercato italiano nell’attesa delle nuove tariffe incentivanti, annunciate la settimana scorsa”.


A quanto riporta IMS Research, il mercato mondiale dei moduli fotovoltaici nel primo trimestre 2011 si è compresso del 10% rispetto all’ultimo trimestre 2010. I prezzi nell’anno concluso erano stati sostenuti da una domanda sostenuta nei principali mercati europei, Italia in primis. Nel 2011 stanno invece calando e si prevede che continueranno a scendere anche nel secondo trimestre e i moduli dei produttori cinesi di seconda fila saranno quelli che crolleranno più in fretta.


A far rallentare un mercato mondiale in forte espansione, si spiega, la grande incertezza italiana, seguita alla prematura morte del terzo conto energia, sancita con il ‘decreto rinnovabili’ del 3 marzo. La conseguenza – come ben sappiamo – è stata un congelamento degli ordini che ha riempito i magazzini e fatto crollare i prezzi.


“Fornitori dipendenti dal mercato italiano hanno visto la domanda dei loro prodotti evaporare improvvisamente quando gli incentivi sono stati sospesi”, spiega Sam Wilkinson, analista di IMS Research. “Molti produttori hanno ricalibrato rapidamente la produzione per evitare accumuli. Ma i distributori stavano già accumulando grandi stock e l’inventario del fotovoltaico mondiale ha raggiunto in questo secondo trimestre 2011 il volume record di 10 GW. Molte compagnie hanno già iniziato fare dumping sui prezzi per liberarsi del magazzino.”


Con la firma del quarto conto energia, continua il report IMS Research, il secondo mercato più grande del mondo (l’Italia, appunto) dovrebbe ripartire e la caduta dei prezzi dovrebbe rallentare. In ogni caso, la società di consulenza prevede che il danno di lungo termine alla fiducia degli investitori fatto dal decreto Romani e il sistema dei tetti alle installazioni presente nel nuovo conto energia impediranno al mercato italiano di ritornare nel 2011 ai livelli record del 2010.
Italia a parte, a livello mondiale invece i mercati non andranno invece male, prevede il report. A fine anno il mercato sarà cresciuto del 20%, anche per merito delle domande di nuovi mercati da oltre un gigawatt come quello statunitense.

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