Rivisti verso l’alto i costi del nuovo nucleare negli Usa

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Il Dipartimento dell'energia statunitense a novembre ha stimato al rialzo i costi capitali dei nuovi impianti nucleari: un incremento del 37% rispetto a qualche mese prima, con il conseguente innalzamento del costo del kWh nucleare. Quello dell'eolico sarebbe inferiore di quasi il 30%. Una nota di Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia.

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Qualche gruppo industriale si illude che sia possibile acquistare elettricità nucleare a prezzo di costo, sul modello del consorzio finlandese Elfi, in modo da avere elettricità a un prezzo competitivo e stabile. Forse qualcuno dovrebbe spiegargli che in effetti le cose non stanno esattamente così (a parte la situazione finlandese che com’è noto viaggia verso un raddoppio dei costi).


Il Dipartimento USA dell’energia (DOE) nell’estate 2010 ha presentato la proiezione (annuale) dei costi industriali dell’elettricità da nuovi impianti previsti in linea al 2020, espressi in centesimi di dollari correnti.
Come si vede dalla tabella 1, secondo queste previsioni l’elettricità da nucleare è stimata quella con il costo industriale più alto: 11,15 centesimi di dollaro al kWh, contro i 9,6 dell’eolico i 10,56 del carbone e gli 8,0 del gas (Fonte: Annual Energy Outlook 2010 > Electricity Demand). 


 


Ma quali sono le assunzioni alla base di queste stime per i costi di capitale delle diverse tecnologie? Per il nucleare si è assunta una stima di 3.902 $/kW, mentre 2.271 per il carbone, 989 dollari per il gas a ciclo combinato avanzato e 2.007 per l’eolico.


A novembre però le stime del costo di capitale sono state riviste verso l’alto (US EIA_DOE, Updated capital cost estimates for electricity generation plants, November 2010). Per il nucleare l’aumento più consistente: 5.339 $/kW un aumento di quasi 37%. L’eolico registra un aumento del 21% a 2.438 $/kW e per gli impianti a polverino di carbone avanzati un aumento del 25% a 2.844 $/kW. Per il gas naturale si assume invece una stima un aumento marginale (1%) a 1.003 $/kW.


Come si vede dalla tabella 2, il divario dei costi stimati dal DOE aumenta per il nucleare, che sale a 14,37 centesimi al kWh contro gli 11,32 dell’eolico, i 12,49 del carbone, mentre il gas rimane a 8,05. La differenza di costo tra nucleare ed eolico sale dal 16% della prima stima a quasi il 27% di quella che viene dalla revisione dei costi di investimento del DOE.



Se invece si assume per l’EPR il costo accettato dal governo USA per approvare la copertura statale per le banche sulla base del piano finanziario dell’impianto proposto da Constellation Energy in consorzio con EDF in Unistar (poi rifiutato), si dovrebbe assumere un costo per un nuovo impianto di 5.800-6.000 dollari al kW.
In questo caso il costo conseguente del chilowattora da nucleare salirebbe fino a 15,82 centesimi di dollaro, con un maggior costo rispetto all’elettricità da eolico del 40% e del 96% rispetto al gas (vedi tabella 3).

Se si considerano anche i costi della CO2 un mix eolico e gas a ciclo combinato appare la scelta più saggia. Perché non prenderne atto?


TABELLA 3 – Nucleare a 5.800-6.000 $/kW


 


 

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