Il nuovo conto energia alla Conferenza Unificata

L'ultima bozza del decreto sul nuovo conto energia fotovoltaico verrà discussa forse il 10 giugno in Conferenza Unificata. Le tariffe incentivanti e le classi di potenza restano le stesse proposte a febbraio, con l'eccezione dell'eliminazione di quelle specifiche per impianti sopra i 5 MW. Quanto inciderà in bolletta il conto energia secondo il MSE?

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Il nuovo decreto per il conto energia fotovoltaico dovrebbe essere discusso dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni il prossimo 10 giugno. Nell’ultimissima bozza (vedi pdf) non ci sono molte novità rispetto a quella presentata il 17 febbraio scorso (vedi pdf), tranne che per l’eliminazione delle tariffe incentivanti specifiche per gli impianti sopra i 5 MW di potenza. Vedi tabella riepilogativa sulle tariffe: 

 

Resta fermo a 3.000 MW il tetto di potenza incentivabile con queste tariffe e l’obiettivo nazionale al 2020 viene fissato a 8.000 MW, molto lontano da quei 15.000 MW indicati dalle associazioni di categoria.
Rispetto alle tariffe 2010 (vedi tabella) la diminuzione degli incentivi va dal 5 al 17%, anche se non è facile fare un’equiparazione visto i differenti intervalli di potenza considerati e la nuova disciplina che distingue solo tra impianti realizzati sugli edifici e altri (inclusi quelli a terra). Nel 2012 e nel 2013 è prevista una decurtazione delle tariffe pari al 6% l’anno.

Per quanto riguarda gli impianti FV integrati con caratteristiche innovative che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2011, le tariffe sono le seguenti:
• 1-20 kW: 0,44 €
• 20-200 kW: 0,40 €
• oltre 200 kW: 0,37 €

Nel 2012 e 2013 la decurtazione è del 2% all’anno (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale). In questa categoria ricordiamo che rientrano gli impianti fotovoltaici che utilizzano moduli e componenti speciali sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici. La potenza massima incentivabile è di 200 MW.
Per gli impianti fotovoltaici a concentrazione le tariffe, valide fin dall’entrata in vigore del decreto, sono di 0,32 € per impianti con taglia 1-200 kW e di 0,28 € per quelli superiori ai 200 kW. La potenza massima incentivabile è 150 MW.

Secondo quanto pubblicato da Quotidiano Energia, il Ministero dello Sviluppo Economico prevede che gli incentivi in conto energia per il fotovoltaico incideranno sulla bolletta elettrica (nella componente A3) per poco più di 400 milioni di euro nel 2011; nel 2013 saliranno a 850 milioni e a regime, a partire dal 2014, per circa 1,25 miliardi di euro l’anno. Le cifre sono tuttavia inferiori in termini attualizzati: 1,1 miliardi di euro nel 2014 e in seguito decrescenti fino a 650 milioni di euro nel 2031.

L’associazione Gifi-Anie (vedi lettera aperta inviata al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio), partendo da uno studio dell’Università di Padova (Qualenergia.it, Per un conto energia sostenibile), si pone, come detto, l’obiettivo di raggiungere 15 GW di potenza fotovoltaica entro il 2020.
La sua valutazione vuole dimostrare che un programma di incentivazione ben tarato può contenerne il costo complessivo, visto che dal sostegno della tecnologia coperto dalle bollette bisognerà poi decurtare l’Iva sugli investimenti, il risparmio sulle multe per emissioni di CO2 evitate, gli effetti sulla riduzione della bolletta energetica nazionale.
Se ne ricaverebbe quindi un costo netto molto ridimensionato rispetto a cifre iperboliche spesso citate da alcuni. Inoltre andrebbero considerati anche gli effetti positivi sull’occupazione e per la creazione di nuove imprese, nonché le entrate fiscali ad esse associate.

LB

3 giugno 2010

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