Ridurre le emissioni e rendere più prospero lo sviluppo urbano

L’adozione di interventi in aree urbane per ridurre le emissioni può contribuire a raggiungere una serie di priorità per lo sviluppo umano come la creazione di posti di lavoro, il miglioramento della salute pubblica, l'inclusione sociale e una migliore accessibilità. Uni studio valuta questi benefici.

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Oltre la metà della popolazione mondiale vive in aree urbane. Dunque, gli sforzi per raggiungere gli obiettivi di sviluppo umano e sostenere la crescita economica devono essere concentrati nelle città.

Un paper di recente pubblicazione, a cura della University of Leeds in collaborazione con Coalition for Urban Transitions, dal titolo “The Economic and Social Benefits of Low-Carbon, dimostra che esistono molte sinergie tra l’aspirazione di uno sviluppo urbano più prospero, inclusivo e sostenibile e l’imperativo dell’azione per il clima.

La pubblicazione si basa su oltre 700 articoli pubblicati, incentrati sulle misure per la riduzione delle emissioni nei settori dell’edilizia, dei trasporti e dei rifiuti.

La revisione sistematica di queste pubblicazioni, scrivono gli autori, dimostra chiaramente che l’adozione di misure a basse emissioni di carbonio può contribuire a raggiungere una serie di priorità per lo sviluppo umano come la creazione di posti di lavoro, il miglioramento della salute pubblica, l’inclusione sociale e una migliore accessibilità (qui un infografica generale).

In quasi tutti i settori è stato riscontrato che i benefici più ampi derivanti da interventi di mitigazione sono paragonabili o superiori ai ritorni economici diretti associati alla riduzione del dispendio energetico, delle tariffe dei trasporti, di quelle per i rifiuti solidi urbani e così via.

Ecco una sintesi gli specifici ambiti di intervento investigati e i benefici relativi stimati.

Edifici efficienti dal punto di vista energetico (INFOGRAFICA)

Salute pubblica

  • Fino a 3 miliardi di persone fanno affidamento sull’utilizzo del fuoco vivo (senza specifiche protezioni) per il riscaldamento, la cottura e l’illuminazione, portando a 4 milioni il numero di morti derivanti dall’inquinamento dell’aria indoor. I benefici derivanti dall’adozione nelle città di illuminazione solare e di stufe a basse emissioni per cucinare possono valere fino a 60 volte il valore dell’investimento richiesto.
  • Cattivo riscaldamento e scarsa ventilazione contribuiscono all’insorgenza di malattie croniche. In aggiunta ai risparmi diretti sulle bollette energetiche – sufficienti a generare un interessante ritorno sull’investimento – la monetizzazione dei benefici sanitari associati al miglioramento della qualità ambientale interna possono essere oltre 10 volte il valore del risparmio energetico.

Occupazione

  • Gli investimenti per il miglioramento degli edifici esistenti e l’aumento dell’efficienza energetica di nuovi edifici nelle città dei paesi OCSE al 2050 potrebbero portare alla creazione di 2 milioni di posti di lavoro annui. Gli investimenti equivalenti in città non appartenenti all’OCSE potrebbero generare tra 2 milioni e 16 milioni di lavori netti ogni anno nello stesso periodo.
  • I lavoratori occupati in edifici efficienti dal punto di vista energetico sono risultati più produttivi dell’1-16% grazie a un ambiente di lavoro migliore e a tassi più bassi di malattia.
  • Il raddoppio della densità di popolazione urbana può migliorare la produttività economica del 3%, principalmente grazie agli effetti di agglomerazione associati al migliore accesso a posti di lavoro e servizi.

Inclusione sociale

  • Tra i benefici totali associati alla realizzazione di programmi di retrofit energetico degli edifici in Europa il 16-50% consiste nel miglioramento della salute, del comfort termico, delle condizioni di vita e produttività dei residenti, soprattutto per i residenti con una posizione socio-economica relativamente più bassa.

Trasporto a basse emissioni di carbonio (INFOGRAFICA)

Salute pubblica

  • Il valore dei benefici per la salute derivanti dagli investimenti nelle infrastrutture ciclabili può ammontare a più di una volta le esigenze di investimento. Considerando tutta l’Europa, si può stimare che i benefici per la salute derivanti dal maggiore uso della bicicletta potrebbero valere dai 35 ai 136 miliardi di dollari (prezzi 2017) ogni anno.
  • Ogni anno gli incidenti automobilistici sono responsabili di 1,3 milioni di morti globali e oltre 78 milioni di feriti. Laddove le reti di trasporto pubblico sono ben sviluppate, gli infortuni legati ai trasporti sono inferiori di oltre l’80%.

Congestione e tempi per gli spostamenti

  • I costi di congestione, a causa del tempo perso e del combustibile sprecato, ammontano a più dell’1% del Pil nella maggior parte delle città sviluppate e raggiungono il 10% del Pil nelle città in via di sviluppo. L’introduzione di pedaggi nelle aree congestionate, pianificate o implementate in più di una dozzina di città globali, hanno ridotto il traffico, i tempi di percorrenza e la congestione del 10-30%.
  • La disponibilità di un numero più elevato di strade spesso porta a tempi di percorrenza ancora più lenti. Viceversa, il trasporto pubblico può ridurre drasticamente i tempi i tempi di percorrenza, in alcuni casi riducendoli di oltre il 50%.

Occupazione

  • Nel periodo fino al 2050, gli investimenti nell’espansione dei trasporti pubblici e nel miglioramento dell’efficienza dei veicoli potrebbero portare alla creazione di oltre 3 milioni di posti di lavoro netti ogni anno nelle città dell’OCSE e tra 3 milioni e 23 milioni in città non OCSE.

Inclusione sociale

  • Le persone con una fascia di reddito inferiore trascorrono in genere più tempo negli spostamenti. Migliorare l’accessibilità rappresenterebbe pertanto un vantaggio sproporzionato per i poveri delle città.
  • Le popolazioni vulnerabili hanno spesso una salute peggiore della media. Possono anche avere maggiori probabilità di vivere e lavorare in aree inquinate. Di conseguenza, i gruppi emarginati beneficerebbero in modo elevatissimo di interventi che migliorino la qualità dell’aria.

Gestione dei rifiuti solidi urbani (INFOGRAFICA)

Salute

  • Le malattie polmonari sono da 1,4 a 2,6 volte più comuni tra i lavoratori impiegati nelle discariche rispetto alla popolazione complessiva. La raccolta efficiente e sicura dei gas prodotti dalle discariche o il loro utilizzo per la generazione di energia può ridurre significativamente l’insorgenza e la prevalenza di tali disturbi respiratori.
  • Dopo la gestione delle discariche, le politiche e i processi per la gestione dei rifiuti solidi urbani possono essere uno dei mezzi più efficaci per migliorare la salute pubblica nelle aree urbane.

Occupazione

  • In Bangladesh ci sono potenzialmente oltre 200mila posti di lavoro e possibilità di sussistenza associati alla gestione dei rifiuti solidi urbani. Le iniziative di compostaggio e riciclaggio potrebbero rappresentare un numero significativo di nuovi posti di lavoro meglio pagati.

Inclusione sociale

  • Gli investimenti in schemi di riciclo dei rifiuti possono offrire nuove opportunità di lavoro per lavoratori qualificati e non qualificati, nuovi flussi di entrate per le amministrazioni locali e il potenziale per migliorare le condizioni di lavoro del settore.

I dati raccolti e analizzati suggeriscono pertanto che i benefici di queste misure a basse emissioni di carbonio si estendono ben oltre le riduzioni delle emissioni.

Gli impatti economici, sociali e ambientali potrebbero essere molto più preziosi dei ritorni finanziari associati all’azione per il clima. Questo insieme di misure potrebbe quindi fornire una piattaforma per un cambiamento più coinvolgente, stimolando l’entusiasmo dei cittadini per uno sviluppo urbano a basse emissioni, nonché le capacità istituzionali, gli accordi di finanziamento e l’apprendimento necessari per un’azione più ambiziosa.

Lo studio integrale (pdf)

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