Obbligo di fotovoltaico sui nuovi edifici: la legge della California e quella italiana

Dal 2020 nello Stato Usa sulle nuove abitazioni dovranno essere installati impianti fotovoltaici. Previste misure per migliorare l’isolamento termico e favorire l’impiego di batterie per l’accumulo energetico. Ricordiamo in sintesi anche gli obblighi italiani nel campo dell’edilizia “pulita”.

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La notizia che in California sarà obbligatorio installare impianti fotovoltaici sulle nuove abitazioni, è stata ampiamente ripresa dalla stampa internazionale e anche italiana, inserita nel più ampio dibattito su come rendere più efficienti e “pulite” le nostre case.

Cosa prevede esattamente la legge californiana? Quali sono invece gli obblighi in Italia?

La novità californiana

Partiamo dagli Stati Uniti, dove la California Energy Commission (CEC) ha definito i futuri standard per l’efficienza degli edifici, Building Energy Efficiency Standards, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2020 in California, vedi qui tutti i documenti.

Sui nuovi immobili residenziali dovranno essere installati impianti fotovoltaici. Nei casi in cui sia impossibile o poco conveniente, ad esempio a causa dello spazio limitato sul tetto o dell’esposizione non ottimale delle falde con evidenti ombreggiature, si potrà rispettare l’obbligo aderendo a una comunità dell’energia solare (community solar).

Inoltre, le misure approvate dalla CEC promuovono l’utilizzo di batterie per l’accumulo energetico e di pompe di calore per produrre l’acqua calda sanitaria, oltre agli interventi con cui migliorare l’isolamento termico dell’involucro edilizio (tetti, pareti, infissi).

Secondo la CEC – vedi qui le principali novità in sintesi nelle FAQ pubblicate dalla commissione californiana – grazie anche all’obbligo del fotovoltaico, le case costruite dal 2020 consumeranno il 53% di energia in meno, in confronto alle abitazioni realizzate con le regole edilizie precedenti.

Costruire una casa, chiarisce la CEC, costerà quasi 10.000 dollari in più in media per rispettare i prossimi requisiti FV, a fronte però di circa 19.000 $ di risparmi cumulativi in trent’anni, per via delle bollette più leggere e delle minori spese complessive per la manutenzione degli immobili edificati con criteri più efficienti e moderni.

200 MW di FV l’anno

Difficile stimare con assoluta precisione quale sarà l’impatto di queste misure sul mercato immobiliare e su quello degli installatori FV.

Stando alle simulazioni eseguite dalla California Energy Commission, il mandato sul fotovoltaico residenziale comporterà oltre 200 MW/anno di nuove installazioni FV a livello domestico, considerando una taglia media di 3 kW per i singoli impianti, per un totale di oltre 70.000 installazioni aggiuntive.

Come ha ricordato la SEIA (Solar Energy Industries Association) nel commentare molto favorevolmente la decisione della CEC, la California è al primo posto nel fotovoltaico Usa, con più di 21 GW installati in questa fonte rinnovabile, e si candida a fare da apripista per gli altri Stati nel campo dell’edilizia efficiente, elettrificata e sempre meno dipendente dai combustibili fossili.

L’obbligo in Italia

Nel  nostro Paese una misura simile esiste da tempo. In tutti gli edifici residenziali nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti (sopra mille mq di superficie utile), bisogna coprire determinate percentuali dei consumi energetici con le risorse “verdi”.

In particolare, dal primo gennaio di quest’anno, gli impianti alimentati a fonti rinnovabili devono soddisfare il 50% dei consumi previsti in fase di progetto per produrre l’acqua calda sanitaria, e il 50% della somma dei consumi calcolati per il riscaldamento/raffrescamento e l’acqua calda.

Sul lato elettrico, invece, è la formula P=S/k a determinare la potenza degli impianti che devono essere installati nell’edificio, dove S è la superficie in pianta, misurata in metri quadrati, mentre k è un coefficiente (mq/kW) che è aumentato progressivamente negli anni passati, arrivando a 50.

Quindi, in sostanza, una nuova casa di 100 mq dovrà avere un sistema fotovoltaico da almeno 2 kW.

Per tutti i dettagli aggiornati su obblighi e deroghe del decreto 28/2011 vedi QualEnergia.it:

Ricordiamo anche che l’Europarlamento ha appena approvato la nuova direttiva per l’efficienza energetica nell’edilizia (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive, manca solo il via libera formale del Consiglio Ue) che punta a “de-carbonizzare” gli immobili nuovi/esistenti entro il 2050, vedi la sintesi di QualEnergia.it con i testi votati a Strasburgo.

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