Ancora online la petizione per ripristinare l’extra incentivo al fotovoltaico in caso di bonifica dall’amianto

  • 5 Giugno 2018

La petizione, rivolta al governo e al MiSE in particolare, che chiede di ripristinare gli incentivi chi bonifica i tetti dall’amianto e vi installi un impianto FV di qualsiasi taglia. Un incentivo che può essere inserito anche nel nuovo decreto rinnovabili. Oltre 53mila le firme ad oggi.

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È ancora online la petizione, rivolta al governo e ai ministri competenti, che chiede di ripristinare gli incentivi per coloro che bonificano i tetti  dall’amianto e vi installino un impianto fotovoltaico.

In sintesi lo strumento era quello di legare un extra-incentivo per la bonifica della copertura, agli incentivi dedicati a chi produce energia pulita attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici.

Dal 20 aprile sono state finora oltre 53mila le firme raccolte dalla petizione #BastaAmianto.

Ricordiamo che tra il 2010 e il 2012 sulle coperture in fibrocemento amianto veniva associata alla sua rimozione un extra incentivo per l’installazione di fotovoltaico.

In poco più di 2 anni (dal 2010 al 2012) sono stati bonificati più di 20.000.000 mq di coperture, realizzando impianti FV per una potenza di circa 2.000 MW, in grado in grado di generare elettricità solare per un milione di famiglie ogni anno e per oltre 20 anni.

I promotori della petizione spiegano che sono passati 26 anni dalla messa al bando dell’amianto (con la Legge n. 257, del 27 marzo 1992), ma le stime relative alla presenza delle varie forme di amianto sul territorio italiano sono purtroppo esemplari per dimensionare l’enorme problema connesso a questo materiale:

  • tra 32 e 40 milioni di tonnellate di manufatti in amianto sono ancora diffusi sul territorio;
  • circa 75.000 ettari di territorio in cui c’è una accertata contaminazione;
  • tra 1 e 2,5 miliardi di mq di coperture in fibrocemento amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati;
  • migliaia, tra cui scuole, di edifici pubblici che ancora hanno manufatti contenenti amianto.

Le stime oggi disponibili imputano a questo materiale da 3.000 a 6.000 morti ogni anno (principalmente per mesotelioma maligno, ma anche per altre numerose forme di cancro).

Tuttavia la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale, sta aumentando: i casi di esposizione ambientale non potranno che aumentare con il passare del tempo, di pari passo con il deterioramento dei manufatti contenenti le fibre di amianto, che progressivamente verranno rilasciate nell’atmosfera in assenza di adeguate bonifiche.

In conclusione i promotori della petizione chiedono che nel decreto che regolerà gli incentivi alle fonti rinnovabili, oggi ancora in bozza, sia ripristinato, per tutte le taglie di impianti fotovoltaici, l’extra incentivo per la rimozione delle coperture in fibrocemento amianto.

Inoltre, chiedono i promotori, che la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture contestualmente bonificate, sia considerato un criterio prioritario per la compilazione delle graduatorie dei registri e delle aste.

I primi firmatari della petizione: Stefano Ciafani, Giuseppe Civati, Annalisa Corrado, Francesco Ferrante, Rossella Muroni, Gianni Silvestrini, Giovanni Battista Zorzoli.

PER FIRMARE LA PETIZIONE

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