Stufe, caldaie e caminetti a biomasse: oltre i 2000 prodotti certificati “Aria pulita”

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I generatori alimentati con biocombustibili legnosi in Italia sono obsoleti, con elevate emissioni di polveri. La certificazione volontaria “Aria Pulita” promossa da AIEL ha consentito finora di certificare oltre 2000 prodotti: quelli a 4 stelle garantiscono emissioni di polveri ridotte del 70%.

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Oltre 2.000 prodotti di circa una quindicina di aziende per il riscaldamento domestico certificati in pochi mesi.

La certificazione volontaria “Aria Pulita” promossa da AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, e presentata a fine 2016 sta accelerando per poter arrivare al prossimo autunno con il più alto numero possibile di prodotti certificati.

Una sorta di indirizzo per i consumatori, che potranno acquistare stufe, inserti e caldaie alimentate a legna e pellet sulla base anche della qualità delle loro prestazioni ambientali.

Gli obiettivi della certificazione: rendere trasparente il mercato e tangibile lo sforzo delle aziende costruttrici in termini di innovazione tecnologica, oltre che contribuire a ridurre il problema legato alle emissioni di polveri sottili, che colpisce in particolare le regioni del bacino padano.

Aria Pulita classifica i generatori sulla base delle performance in termini di emissioni e rendimento e assegna un numero di stelle crescente da 2 a 4 man mano che le performance migliorano.

Attualmente, il 60% dei prodotti certificati Aria Pulita ha 4 stelle, che garantiscono emissioni di polveri ridotte del 70% rispetto ai modelli più obsoleti.

Aria Pulita è un sistema di certificazione di prodotto che si applica a:

  • Caminetti aperti (UNI EN 13229)
  • Camini chiusi, inserti a legna (UNI EN 13229)
  • Stufe a legna (UNI EN 13240)
  • Cucine a legna (UNI EN 12815)
  • Stufe ad accumulo (UNI EN 15250 e UNI EN 15544)
  • Stufe, inserti e cucine a pellet – Termostufe (UNI EN 14785)
  • Caldaie a legna (UNI EN 303-5)
  • Caldaie alimentate a pellet o a cippato (UNI EN 303-5)

Per ottenere l’attestato di certificazione Aria Pulita deve essere verificata l’appartenenza del prodotto a una classe non inferiore a “2 stelle”. Infatti, le prestazioni corrispondenti alla prima classe di certificazione (classe “a una stella”), non consentono l’ottenimento della certificazione.

La classe di qualità è coerente ai livelli prestazionali espressi in termini di:

  • emissioni di particolato primario (PP)
  • emissioni di composti organici totali (OGT)
  • emissioni di ossido di azoto (NOx)
  • emissioni di monossido di carbonio (CO)
  • rendimento (η)

Oggi in Italia ci sono circa 11 milioni di stufe, inserti-camino e caldaie domestici alimentati a legna e pellet; di questi il 10% con meno di sette anni di età, il 50% installati tra il 2001 e il 2009 e il restante 40% installati prima del 2000.

Il parco generatori alimentati con biocombustibili legnosi, insomma, è obsoleto e la prima conseguenza di ciò riguarda la qualità dell’aria: più vecchia è la tecnologia del generatore, maggiori sono le emissioni di polveri.

La risposta di AIEL, e delle aziende della filiera legno-energia da essa rappresentate, al problema delle emissioni è il turnover tecnologico, cioè la sostituzione di vecchi generatori con tecnologie di moderna concezione.

«Sarebbe necessario rottamare 4-5 milioni di generatori a legna nei prossimi dieci anni», ha detto Annalisa Paniz di AIEL. «Questo – continua Paniz – creerebbe enormi benefici in termini ambientali per la riduzione dei consumi e delle emissioni legata ad apparecchi più efficienti e meno inquinanti e anche in termini occupazionali, basti pensare alla necessità di figure come progettisti, installatori, manutentori, costruttori, produttori di biocombustibili».

A supporto del turnover tecnologico dei vecchi apparecchi di riscaldamento c’è il Conto Termico, il sistema di incentivi statali a supporto degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

L’incentivo può arrivare a coprire fino al 65% dell’investimento affrontato da privati, imprese e pubblica amministrazione, e viene erogato attraverso bonifico bancario. Il plafond a disposizione degli interventi incentivabili con il Conto Termico ammonta a 900 milioni di euro e a oggi solo il 4% di queste risorse sono state utilizzate a causa della scarsa conoscenza di questo strumento, che purtroppo non può essere utilizzato per coloro che sostituiscono una caldaia a Gpl in area non metanizzata (ad esclusione delle aziende agricole).

Sul conto termico consigliamo il webinar di QualEnergia.it (qui la presentazione video e il programma): 7 Videolezioni della durata di 2h e 30′ in totale e una rubrica di approfondimento.

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