Decreto biometano, prevista l’approvazione entro l’estate

  • 24 Febbraio 2017

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Il decreto interministeriale sul biometano secondo Giovanni Perrella del ministero dello Sviluppo economico dovrebbe essere approvato entro l'estate. Il decreto prevede un tetto di 1,1 miliardi di metri cubi.

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Dopo la chiusura delle consultazioni pubbliche, il nuovo decreto interministeriale sul biometano prende forma.

Il ministero dello Sviluppo economico, attraverso la voce di Giovanni Perrella, ritiene che sia probabile una sua approvazione entro l’estate.

“L’Italia – ha detto Perrella nel corso dell’evento di oggi a Roma, Biogas Italy, l’evento annuale del Cib, Consorzio Italiano Biogas –  è stata una dei primi paesi in Europa a credere nei biocarburanti avanzati, quelli non in competizione con il food, come dimostra la posizione assunta nel corso della definizione della direttiva Iluc”.

“Il nuovo decreto in preparazione – ha aggiunto l’esponente del MiSE – prevede un sostegno ai biocarburanti avanzati che pone il biometano in prima linea. Il decreto prevede un tetto di 1,1 miliardi di metri cubi, sufficiente a raggiungere il target di consumo al 2020 del 10% sul totale dei carburanti. Secondo le stime fatte nel corso di Biogas Italy, le potenzialità del biometano saranno maggiori, ma siamo disponibili a rivedere i limiti dovesse esserci uno sviluppo più consistente”.

Rassicurazioni giungono anche dall’Europa. “Il nuovo pacchetto UE sull’energia – ha detto Giulio Volpi, dirigente della Direzione energia della Commissione Europea -contiene 8 proposte legislative di riforma del quadro normativo europeo in materia di energia, con il triplice obiettivo di rendere l’efficienza energetica prioritaria nelle politiche energetiche, sostenere la leadership europea in materia di fonti rinnovabili e permettere ai consumatori di giocare un ruolo attivo nella transizione energetica. In questo quadro, il biogas e il biometano fatto bene possono contribuire al miglioramento della sicurezza energetica dell’Italia e dell’Europa, allo sviluppo rurale e all’innovazione tecnologica nonché alla decarbonizzazione”.

“Le aziende sono pronte – ha ricordato Piero Gattoni, presidente del CIB – e negli ultimi hanno mobilitato investimenti per 4 miliardi di euro creando oltre 1200 impianti a biogas e 12 mila occupati stabili. Il lavoro fatto sino a oggi rappresenta un grande vantaggio sul fronte dei nuovi investimenti sul biometano. Ci auguriamo che il processo normativo si concluda al più presto per dare concretezza a una potenzialità che nel prossimo futuro può rappresentare fino al 15% del fabbisogno nazionale di gas naturale”.

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