India oltre l’impegno di Parigi: quadruplicherà le rinnovabili in 10 anni

Il gigante asiatico prevede di fare molto di più sull'energia pulita di quanto promesso nei negoziati sul clima. Secondo il governo la potenza da rinnovabili in India dovrebbe passare dai circa 85,3 GW attuali a 346,8 GW nel 2027. Secondo lo scenario non serviranno nuove centrali a carbone.

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Buone notizie da un attore fondamentale per vincere la sfida del cambiamento climatico.

L’India alla CoP 21 di Parigi aveva messo sul piatto il suo impegno ad avere, entro il 2030, il 40% della potenza elettrica dalle rinnovabili, ora invece un nuovo scenario governativo prevede che il gigante asiatico arrivi al 54% entro il 2027.

In 10 anni la potenza di fonti rinnovabili in India dovrebbe passare così dai circa 85,3 GW attuali a 346,8 GW.

Altra ottima notizia che viene dal documento governativo (allegato in basso), secondo le previsioni almeno fino al 2027 al paese non servirà nessuna nuova centrale a carbone.

Lo scenario

Lo scenario tracciato per il 2027 prevede 275 GW cumulativi di potenza da rinnovabili (idro escluso), 72 GW da idroelettrico, 15 di nucleare e 248,5 da carbone.

Per far parlare i grafici (vedi sotto, valori assoluti in MW), la previsione è che il mix elettrico indiano in 10 anni passi da così (marzo 2016):

A così (fine 2026 o 2027), per 640 GW in totale circa:

Come si vede il carbone continua ad avere un ruolo importante, anche se il piano parla di ridurne le emissioni con la CCS.

In India ci sono circa 50 GW di progetti di centrali a carbone in varie fasi di sviluppo, ma nel documento governativo si legge che dal 2017 non servirà aggiungere altra potenza da carbone.

Il boom delle rinnovabili 2017-2022

Dove l’India accelererà moltissimo, secondo la previsione, è nelle nuove rinnovabili e già nel periodo 2017-2022.

L’obiettivo governativo è di passare dai 42,8 GW attuali di potenza FER, grande idro escluso, a 175 GW in 5 anni.

  • Il fotovoltaico dovrà passare dagli attuali 6,76 GW a 100 GW nel 2022.
  • L’eolico dagli attuali 26,87 GW a 60 GW nel 2022
  • Le biomasse dagli attuali 4,94 GW a 10 GW nel 2022.
  • Altri 5 GW nel 2022 verranno dal piccolo idroelettrico.

La crescita del fotovoltaico

L’obiettivo sul fotovoltaico è a dir poco ambizioso, ma il potenziale c’è.

Il mercato indiano del FV sta maturando rapidamente, anche grazie a costi di sistema molto bassi.

Per il 2016 l’India – stima la società di consulenza IHS Markit – dovrebbe registrare 5,8 GW di nuove installazioni, cioè quasi raddoppiare la potenza cumulata, piazzandosi al quarto posto come mercato, dietro al Giappone che dovrebbe realizzare 8,7 GW di nuova potenza 2016.

Per il 2017 IHS prevede che nel paese si installino 10 GW di nuova potenza, un volume che lo porterebbe l’India a sorpassare il Giappone. L’India diverrebbe così il terzo mercato mondiale dopo Cina e Usa.

Investimenti privati

Nell’elaborare lo scenario ha sicuramente pesato molto la crescita degli investimenti privati in rinnovabili che si sta registrando: i capitali che porteranno all’aumento di capacità prospettato, si prevede, saranno per il 57% privati.

Sono infatti molte le scommesse di grandi investitori che si stanno facendo sul mercato indiano delle rinnovabili, caratterizzato da una domanda di energia in forte crescita, un ampia fetta di popolazione ancora non connessa alla rete elettrica e un ottimo potenziale di radiazione solare e di ventosità.

La giapponese Softbank ad esempio – leggiamo sul Guardian – ha annunciato di voler investire ben 20 miliardi di dollari nel solare indiano, assieme alla taiwanese Foxconn e all’indiana Bharti Enterprises.

A settembre la controllata pubblica francese EDF ha messo sul piatto 2 miliardi di dollari da destinare alle rinnovabili in India.

Nel Tamil Nadu, il grande gruppo indiano Adani – attivo nell’agroalimentare, soprattutto nell’olio di palma, e nelle energie convenzionali, specie carbone – quest’anno ha connesso la centrale FV più grande al mondo: 648 MW di potenza.

Il gigante indiano dell’automotive Tata, infine, vuole soddisfare con le rinnovabili almeno il 40% del suo fabbisogno energetico entro il 2025.

Insomma, le premesse per il boom prospettato ci sono, staremo a vedere se lo scenario descritto da Nuova Delhi si avvererà, con la fiducia che ci viene dal fatto che, in questi ultimi 10 anni, la crescita delle energie pulite ha sempre superato ogni previsione.

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