Ritorno all’Ecofuturo, dal 26 al 31 luglio a Rimini

  • 22 Luglio 2016

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A Rimini, dal 26 al 31 luglio 2016, in programma la terza edizione del festival di “Ecofuturo”, che presenta una serie di nuove ecotecnologie legate alla sostenibilità, all'efficienza energetica, ai cambiamenti climatici. Presso l'Ecoarea di Rimini.

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articolo di Michele Dotti, Jacopo Fo, Fabio Roggiolani (organizzatori di Ecofuturo)

Per chi ha idee, speranze, progetti la strada è in salita, anche se la vista all’orizzonte è meravigliosa. Lo abbiamo visto in questi due anni trascorsi dal primo “Ecofuturo”; niente di quanto scoperto, annunciato e reso pubblico è scomparso, ma poco è diventato economia affermata.

Lo sanno coloro che hanno perso il lavoro anche nel mondo del Green e lo sanno gli imprenditori che tra agguati bancari, fiscali e burocratici provano a resistere nello scenario sotto controllo delle fossili.

Era più facile, quando dimostravamo per la prima volta di essere capaci di far un kW dal Sole, eravamo simpatici e ci lasciavano fare. Oggi, che ci candidiamo a produrre tutta l’energia da fonti rinnovabili e a ridurre i consumi con l’efficienza energetica del 50%, siamo avversari.

Ecco allora che quest’anno “Ecofuturo” non lascia, ma raddoppia: dal 26 al 31 luglio siamo a Rimini in una struttura nata espressamente che si chiama Ecoarea, un edificio di cinque livelli in altezza con il tetto inerbito, dove l’energia è rinnovabile e se ne consuma comunque il 70% in meno grazie al legno, ai vetri termici e a una serie di sistemi che ci fanno riconciliare con l’idea di Fiera.

Il prossimo ottobre “Ecofuturo” sarà per tre giorni a Gubbio, presso la Libera Università di Alcatrazper creare la rete delle ecotecnologie. Ogni mattina, prima degli incontri, chi ha piacere potrà partecipare a varie attività: alla musicoterapia con Michele La Paglia, ai percorsi di shiatsu, alla terapia craniosacrale, alla ghironda di Gioacchino Allasia, alla ginnastica dolce cinese Qi Gong e allo yoga di Alfredo Albiani.

L’esperienza di Ecor, azienda del Biologico Italiano, unita a quelle delle aziende del Consorzio Italiano Biogas, mostrerà come alimentarsi con cibo buono e salubre. “Coltivare il futuro” nasce da questo sogno, in via di concreta realizzazione nel nostro paese che sta riconvertendo alle strategie del biologico e delle energie rinnovabili le grandi aziende agricole italiane da sud a nord e che sta allontanando dai campi pesticidi, diserbanti e concimi chimici.

In ogni giornata del Festival parleremo e spiegheremo come e perché tutto questo è possibile confrontando idee e approcci diversi, per arrivare a una sintesi comune, come avvenne lo scorso anno con il percorso della “Buona Geotermia”. La lungimiranza di chi ha creduto come imprenditore e inventore si sposa oggi con la nuova sensibilità dei sindaci e delle comunità locali cui hanno lavorato sia “Giga” sia “Ecofuturo”.

Oltre alla geotermia a bassa temperatura per il condizionamento degli edifici, oggi stanno decollando i teleriscaldamenti geotermici con tutti i sindaci che ci hanno scommesso dopo la svolta della “Carta della Buona Geotermia” di Abbadia San Salvatore.

Ripercorreremo i sentieri della rinascita della produzione della Seta Etica, con Dorica, della canapa italiana e le filiere produttive della rete di Italcanapa con gli usi e benefici tra cui il filato plastico per le stampanti 3D che vedremo all’opera. Metteremo a disposizione di tutti il vademecum di “Spolveriamoci” prodotto con Mario Tozzi, Luca Mercalli, Jacopo Fo e Valerio Rossi Albertini. Molti dei nuovi sindaci e sindache si sono dichiarati disponibili e pronti alla svolta sulla mobilità; a “Ecofuturo” tutti potranno sapere come fare e con quali risorse.

Per informazioni: Ecofuturo

Leggi questa news anche sulla rivista bimetsrale QualEnergia (per tablet e web)
 

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