Fotovoltaico in India nuovi incentivi in arrivo, ma c’è la minaccia WTO

Il Ministero delle Finanze di Delhi informa che sarebbero allo studio incentivi per la realizzazione di nuovi siti produttivi di celle e moduli. Pochi giorni fa la sentenza del WTO secondo cui il programma India National Solar (NSM) viola gli accordi commerciali internazionali.

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Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di 100 GW di potenza solare entro il 2022, il governo indiano starebbe per annunciare nuovi incentivi nella prossima Legge di Bilancio per aumentare la produzione interna di celle e moduli fotovoltaici.

Le tecnologie solari installate in India provengono oggi per larga parte dalla Cina o Taiwan e fonti del Ministero delle Finanze indiano hanno reso noto che il governo potrebbe annunciare entro pochi giorni incentivi per facilitare la creazione di siti produttivi e l’impegno con contratti di acquisto a lungo termine per l’acquisto delle tecnologie prodotte.

La capacità solare installata in India è attualmente di circa 5,1 GW e dovrebbe almeno raddoppiare nei due prossimi anni. La politica del governo è stata finora diretta a promuovere l’accordo tra i singoli Stati e gli sviluppatori di energia solare attraverso contratti di acquisto di energia a lungo termine (PPA), ma la maggior parte degli Stati non ha seguito queste direttive.

Un impegno diretto da parte del governo centrale per ottenere accordi in PPA potrà fornire un forte impulso allo sviluppo di siti produttivi. Trina Solar, il principale produttore di moduli cristallini al mondo, ha già annunciato l’intenzione di costruire un sito produttivo nell’Andhra Pradech da 2 GW di capacità annua.

Proprio nei giorni scorsi, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), nota anche con la sigla WTO (World Trade Organization) aveva emesso una sentenza secondo cui la richiesta di celle e moduli FV di produzione nazionale per accedere alla seconda fase del programma India National Solar (NSM) viola gli accordi commerciali internazionali.

Il governo indiano aveva introdotto i requisiti di produzione nazionale per l’aggiudicazione dei progetti solari nell’ambito della fase 1 del NSM, ma in seguito alle proteste degli Stati Uniti e alla denuncia presso l’OMC aveva ridotto le richieste solamente a una parte della potenza incentivata nella fase 2.

Malgrado questo, gli Stati Uniti avevano deciso di proseguire con l’azione legale presso l’OMC. Entro la fine della fase 2 del NSM (marzo 2017), verranno assegnati più di 1 GW di progetti con celle e moduli FV di produzione nazionale. L’OMC aveva preso la medesima decisione nel caso della richiesta di contenuto nazionale dell’Ontario nel 2012 (la sentenza sul caso indiano fa riferimento proprio alla decisione sull’Ontario).

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