Consiglio Nazionale Architetti: “Un fondo per risparmio energetico e stabilizzazione ecobonus”

  • 15 Maggio 2015

Il Consiglio Nazionale degli Architetti chiede l'immediata attivazione di un fondo per il risparmio energetico e la stabilizzazione, per un programma decennale, degli ecobonus per privati, aziende e condomini che realizzeranno interventi di riqualificazione energetica dei propri edifici. La nota stampa.

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“Chiediamo l’immediata attivazione di un fondo per il risparmio energetico e la stabilizzazione, in un programma decennale, degli ecobonus per i privati, le aziende e i condomini che realizzeranno interventi di riqualificazione energetica dei propri edifici, garantendone il salto di almeno 2 classi energetiche”. Cosí in una nota stampa il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Pesaggisti e Conservatori.

Il risparmio energetico – argomenta il Consiglio – è una misura strutturale economica, ambientale e anche di politica estera, che puó contribuire a rendere il nostro Paese indipendente dall’importazione di combustibili fossili. È indubbiamente anche uno strumento per migliorare i conti delle famiglie italiane, che potrebbero risparmiare circa 1.500 euro all’anno sul costo delle bollette, e uno step necessario per migliorare l’habitat, fare più ‘belle’ le città e trovare un rimedio alla profonda crisi nel settore dell’edilizia.

“Questo settore cosí fondamentale per il Paese – spiega Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio nazionale degli architetti – ha perso 700mila posti di lavoro. Più di qualunque altro settore industriale. Ma nessun tavolo è stato aperto nella sala Rossa di Palazzo Chigi: è ora di avere progetti e politiche per una città migliore. Ci aspettiamo che il Green Act vada in questa direzione”.

“Per questo motivo – prosegue il Presidente – apprezziamo le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti e del sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, sulla stabilizzazione degli ecobonus”. “Una politica di risparmio energetico sul patrimonio edilizio italiano, attivata su 12 milioni di edifici, sarebbe in grado di generare risorse economiche private, mettendo a reddito gli oltre 20 miliardi annui di energia che, invece, viene sprecata”, conclude Freyrie.

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