Solare termico e integrazione con boiler elettrico: la convenienza aumenta

Dopo aver fatto una simulazione sui tempi di ritorno di un impianto solare termico abbinato a una caldaia a gas, vediamo ora il caso dell'integrazione con l'elettricità. Il più elevato costo dell’energia elettrica rispetto al gas, a parità di kWh termici prodotti, rende il solare termico una scelta ancora più conveniente se integrata con un boiler elettrico.

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In un precedente articolo (Solare termico e caldaia a gas: costi e risparmi) si è esaminato il caso di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria a servizio di una utenza singola, nell’ipotesi che la tecnologia di integrazione fosse una caldaia alimentata a gas naturale.
In questo esempio, invece, si analizzeranno costi e risparmi legati all’adozione di un impianto solare termico in combinazione con un boiler elettrico. Per facilitare il confronto con i risultati del caso  precedentemente, si manterranno le principali ipotesi iniziali allora introdotte che, per facilità di lettura, sono qui riassunte:

  • superficie lorda dell’impianto solare: 4 m2
  • costo di investimento “chiavi in mano” – Scenario basso: 3.200 € (800 €/m2)
  • costo di investimento “chiavi in mano” – Scenario alto: 4.800 € (1.200 €/m2)
  • due possibili incentivi: detrazione fiscale e conto termico (vedi tabella)

Si ricorda che, in questo calcolo semplificato, non sono considerati gli effetti finanziari dovuti al fatto che gli incentivi sono corrisposti in un certo lasso di tempo.

Risparmio senza sprecare

Per valutare la produzione (output) dell’impianto solare e, quindi, anche il conseguente risparmio di energia elettrica non utilizzata, si ipotizza un’installazione nelle stesse località dell’esempio precedente (Milano, Roma e Palermo), ben rappresentative di tre delle zone climatiche italiane.
I risultati dei calcoli (vedi tabella), effettuati con il software T*SOL, mostrano sia i valori di producibilità annua complessiva, sia il fattore di copertura, vale a dire la percentuale di domanda termica per la produzione di acqua calda sanitaria coperta tramite fonte solare. Il grafico relativo allo scenario di maggiore producibilità (cioè quello di Palermo; vedi grafico) mostra che, anche nel caso di elevata radiazione solare, l’output non va mai al di sopra del fabbisogno e non si verificano, perciò, sprechi di energia nemmeno su base mensile.

Per valutare il conseguente risparmio economico nelle tre località di installazione, ci si è riferiti ai dati pubblicati dall’Autorità per l’Energia relativamente alle condizioni economiche di fornitura per quello che viene definito dall’Autorità stessa un “consumatore domestico tipo”, vale a dire una famiglia con 3 kW di potenza impegnata e 2.700 kWh di consumo annuo. Il prezzo lordo, relativo al IV trimestre del 2014, è allora di 19,29 c€ per ogni kWh consumato.

Un rapido ritorno

I valori del tempo di ritorno economico sono riportati in tabella. Si ottengono tempi di ritorno compresi tra poco meno di 2 anni e quasi 6 anni. Si tratta di valori sensibilmente più contenuti rispetto al caso proposto nell’articolo precedente, dove il solare operava in integrazione con caldaia a gas; in questo caso i tempi di ritorno variavano tra un minimo di 2,6 anni e un massimo di 9,8 anni.

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