Nei dati EPIA la globalizzazione del fotovoltaico

Il nuovo report della European Photovoltaic Industry Association racconta di un mercato globale in crescita, con uno spostamento del baricentro verso l'Asia orientale. L'Europa arranca un po', ma detiene sempre la leadership dell'installato totale. In dieci anni nel mondo si passa da 3,7 a 139 GW di potenza. Le previsioni fino al 2018.

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Puntuale anche quest’anno il documento dell’associazione dell’industria europea del fotovoltaico sul mercato europeo mondiale del settore, il “Global Market Outlook for Photovoltaics 2014-2018 (60 pp. – pdf). Alcuni dati presentati nel report EPIA confermano quanto si è già scritto in questi ultimissimi mesi.

Innanzitutto una crescita delle installazioni annuali mondiali che passano dai 30 GW del 2012 ai 38,3 dello scorso anno (grafico sotto). Poi, la perdita della leadership europea nelle installazioni annuali: con ‘solo’ 11 GW di potenza. L’Asia prende il suo posto. Solo in Cina la potenza FV realizzata nel 2013 è stata pari a 11,8 GW; in Giappone di 6,9 GW. Buona la performance per il mercato statunitense che sfiora i 5 GW (4,8).

La “globalizzazione” della tecnologia, la cui diffusione fino a qualche anno fa era confinata in una piccola manciata di nazioni, è testimoniata dallo sviluppo di nuovi mercati, come India, Corea, Thailandia, Canada, Romania, Gran Bretagna, ecc.

Nell’Unione Europea la Germania conserva il suo primato continentale con una potenza installata nel 2013 di 3,3 GW; seguono Gran Bretagna (1,5), Italia (1,4), Romania (1,1) e Grecia (1). Attualmente il fotovoltaico copre il 3% della domanda di elettricità dell’UE e il 6% della domanda di picco. Interessante è il dato procapite UE. Il primato spetta alla Germania con 436 W/abitante. Seconda è l’Italia con 294 W/ab.; seguono Belgio (268), Grecia (229) e Repubblica Ceca (207).

Le previsioni EPIA per i prossimi cinque anni stimano per l’UE un mercato in media di 9-11 GW/anno, dunque in leggero declino. Neanche a dirlo, molto dipenderà dalla solita variabile: le misure di policy dei diversi governi nazionali e la loro stabilità nel tempo. Ma il fotovoltaico, riteniamo, che abbia una potenzialità molto maggiore, e ancora inespressa, rispetto a quanto stimato da EPIA, anche in quei paesi europei dove c’è stato in questi anni un boom. Il problema è che, con l’eccezione della Germania che ha previsto un atterraggio graduale verso un mercato senza incentivi, tutti gli altri Stati che hanno sperimentato un’esplosione delle installazioni, anche grazie ad elevate, forse eccessive, tariffe incentivanti, non hanno più avuto l’occasione di ripristinare una sufficiente fiducia nel mercato, soprattutto per colpa di governi che non hanno saputo o voluto governare questa rapida diffusione della tecnologia accompagnata dall’apprezzamento dei suoi utilizzatori.

Per capire di cosa stiamo parlando quando ci riferiamo alla potenzialità andiamo a vedere i dati cumulativi a livello globale e ci accorgiamo di quanto la crescita di questa tecnologia sia stata veramente impetuosa. Dieci anni fa nel mondo la potenza fotovoltaica era di appena 3,7 GW. E ricordiamo stiamo parlando di tutta la potenza mondiale installata fino a quel momento! A fine 2013 siamo arrivati a 139 GW, quasi 38 volte di più, e in una decade. Negli ultimi due anni si è registrato un raddoppio: erano 70,5 i GW la potenza FV installata nel 2011.

L’attuale potenza installata è in grado di generare 160 TWh all’anno. Per chiarire meglio, questa produzione è pari al consumo di 45 milioni di abitazioni europee o all’elettricità prodotta da 32 grandi centrali a carbone.

In termini cumulativi l’Europa continuerà ad essere l’area geografica con la capacità FV maggiore: 81,5 GW a fine 2013, il 59% rispetto al mondo, ma a grandi passi si avvicinerà l’Asia orientale (40,9%).

Per quanto riguarda le previsioni EPIA sul mercato annuale che va dal 2014 al 2018 vi rimandiamo al documento (da pag. 37). La sintesi può essere però ben rappresentata dai prossimi due grafici pubblicati del reporto dell’associazione. Il primo per l’Unione Europea e il secondo per il mondo. Nello scenario più ottimistico, al 2018, l’Europa potrebbe mantenere la leadership della potenza cumulativa  con il 36% sul totale; la Cina rappresenterebbe il 24% delle installazioni che fino a quel momento verranno realizzate. A livello mondiale la previzione di EPIA è che per quall’anno saranno in funzione 430 GW di impianti FV, una stima simile a quella di IHS, mentre altri come Solarbuzz sono più ottimisti e prevedono che al 2018 si supererà la soglia dei 500 GW cumulativi.

Siamo certi che verremo smentiti, positivamente, dalla realtà, sapendo che il fotovoltaico potrà essere rallentato o imbrigliato per un po’ da coloro che hanno interessi economici-aziendali particolari, e non certo generali. Ma crediamo che non potrà essere fermato perché risponderà sempre di più ai bisogni dei singoli e della collettività. È la storia stessa delle tecnologie che ce lo insegna.

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