Per Deutsche Bank il fotovoltaico mondiale va verso un biennio d’oro

Secondo le previsioni di Deutsche Bank nel 2014 a livello mondiale si installeranno 46 GW di nuova potenza da fotovoltaico. A trainare il settore Cina, Usa e Giappone, ma anche nuovi paesi emergenti. Una crescita che proseguirà nel 2015, spinta dal raggiungimento della grid parity in molti mercati. Oltre 100 GW in due anni.

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Continuano a rincorrersi le previsioni ottimistiche per la crescita del fotovoltaico. Nelle sue ultime analisi Deutsche Bank stima per il 2014 nuove installazioni per 46 GW, che significa un aumento della domanda del 27% rispetto ai 36 GW installati nel 2013 (vedi report allegato in basso).

Una previsione che porta ottimismo nel mondo del solare, pur essendo leggermente più prudente di altre, come quella di NPD Solarbuzz  (Qualenergia.it, Il fotovoltaico guarda con ottimismo al 2014): 49 GW di nuova potenza e una crescita di oltre il 30% sul 2013.

Lo scenario dipinto dalla banca tedesca è incoraggiante anche per il 2015: un’ulteriore crescita di circa il 22% e 56 GW di nuovo installato in quell’anno. Quindi in due anni oltre 100 GW.

Nell’indicare i paesi che traineranno la crescita del settore dell’energia solare, le diverse previsioni convergono: la domanda si impennerà grazie soprattutto al mercato cinese, giapponese e americano, ma in questa nuova fase, aggiunge Deutsche Bank, avranno un ruolo importante anche diversi mercati emergenti, quali India, Australia, Sud Africa, Messico, così come le regioni di Medio Oriente, Sud America e Sud-est asiatico.

Diverse le ragioni alla base della previsione che, realizzandosi, porterebbe il totale installato di energia solare del 2015 vicino al raddoppio rispetto al 2012.

Prima tra tutte il raggiungimento della grid parity in diversi mercati. Secondo la Deutsche Bank, l’energia solare è attualmente competitiva rispetto ai costi dell’energia dalla rete in almeno 19 realtà economiche del mondo: nel mercato residenziale scegliere l’alimentazione energetica da fotovoltaico è già conveniente in Italia, Spagna, Grecia, Germania, Israele, Turchia, Sud Africa, Australia, Thailandia, Giappone, Cile e California; mentre nel mercato industriale il vantaggio è maggiore in Cina, Messico, Grecia, Italia e Germania. Se consideriamo inoltre il rapido calo dei prezzi, possiamo aspettarci che nel 2014 il fotovoltaico diventi vantaggioso in molti altri paesi.

Il report prevede infatti che, se negli ultimi cinque anni abbiamo assistito alla costante riduzione dei costi, soprattutto dei moduli, nei prossimi tre anni si ridurrà il costo totale dell’impianto all’utente finale.

Inoltre, secondo quanto segnalato dalla banca, saranno sempre più diffusi sui mercati internazionali e spingeranno la crescita del FV, anche laddove sono venuti meno gli incentivi, i modelli di business imperniati sulla generazione distribuita e gli impianti domestici come quelli che abbiamo visto affermarsi negli Usa (QualEnergia.it, L’ascesa negli Usa di fotovoltaico e solare a concentrazione: 5 GW nel 2013), dove il FV ha ricevuto un grosso impulso dai modelli cosiddetti in third part ownership, come il leasing e affini, in cui il proprietario dell’impianto è diverso dall’utente-consumatore sul cui tetto viene installato l’impianto.

Stando al rapporto di Deutsche Bank, nel 2014 il principale mercato del mondo sarà la Cina con 12 nuovi GW installati. Seguono Usa e Giappone entrambi con 8 GW. L’Europa registrerà invece un netto declino, ma realizzerà comunque 7-8 GW, grazie soprattutto a Germania (2,8 GW sia nel 2014 che nel 2015), Francia (1.350 e 1.620 MW) e Italia (750 e 788 MW). Molti osservatori italiani tuttavia ritengono che il dato per il nostro paese non sarà inferiore al gigawatt.

Il report Deutsche Bank (pdf)

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