Partire da Durban per espandere la green economy nazionale

  • 15 Dicembre 2011

Gli scarsi risultati della Cop 17 di Durban devono comunque essere per tutti i paesi un punto di partenza per una più rapida crescita della green economy, unico settore in controtendenza rispetto alla attuale crisi economico-finanziaria. Un'opportunità per le PMI italiane. Gianni Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 1’18’’)

Si è da poco conclusa la conferenza di Durban sul clima e ci si chiede quali potranno essere gli effetti per l’Italia. Durban, nonostante il ritardo degli impegni rispetto all’attuale condizione climatica in rapida e preoccupante evoluzione, rappresenta per tutti i paesi un’importante possibilità, nonché una necessità, di riduzione delle emissioni di gas climalteranti a partire dal 2020.

Questo porterà a una rapida espansione della green economy, l’unico settore che resiste alla crisi economico-finanziaria. Una espansione che per il nostro Paese ha un significato importante: le piccole e medie imprese italiane, infatti, dimostrano di avere grandi capacità di intervento nel settore dell’efficienza energetica e della componentistica degli impianti a fonti rinnovabili. Si aprirà sicuramente un mercato mondiale molto interessante dove le PMI nazionali potranno inserirsi con pieno titolo e notevoli benefici per la nostra economia.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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