Investimenti in rinnovabili, la Cina supera gli Usa

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La Cina assume la leadership degli investimenti in energie rinnovabili e supera gli Stati Uniti, addirittura doppiandoli nel 2009. Un rapporto di Pew Charitable Trusts mette in evidenza la rapidità e l'intensità della crescita nel settore dell'energia verde cinese, ma nel complesso anche di quello mondiale.

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In Cina sono 34,6 i miliardi di dollari in investimenti e finanziamenti nell’energia verde nel solo 2009. Questa cifra porta il paese asiatico a superare (praticamente a doppiare) gli Stati Uniti (18,6 miliardi di $ investiti nel 2009) nella nuova corsa per la leadership mondiale nel settore (vedi immagine sotto). Il dato è stato messo in evidenza, in un rapporto appena pubblicato, dall’organizzazione no profit Pew Charitable Trusts, dal titolo Who’s Winning the Clean Energy Race? Growth, Competition and Opportunity in the World’s Largest Economies (pdf), prontamente ripreso dal quotidiano China Daily di venerdì scorso (“China leads green energy spending”).

Nel documento si legge che dei 162 miliardi di dollari investiti nel 2009 nel settore dell’energia verde un quinto è in Cina, che si porta per la prima volta in testa tra i G20 in questa speciale classifica (vedi anche Qualenergia.it – Quale futuro per gli investimenti in rinnovabili?).
Nonostante un calo globale rispetto al 2008 (-6,6%, ma è -19% dei settori petrolio e gas), gli investimenti in fonti rinnovabili ed efficienza energetica nel paese asiatico sono cresciuti del 50% in un anno, grazie soprattutto ai suoi obiettivi vincolanti nel solare e nell’eolico, ma soprattutto per la maggiore disponibilità di credito. Esattamente il contrario di quanto accaduto negli Usa, dove il calo annuale è stato drastico, cioè del 42%, fondamentalmente per la notevole restrizione del credito e la ancora scarsa chiarezza del quadro normativo. Le previsioni per il 2010 sono comunque positive per un rapido recupero americano vista l’entrata in vigore delle detrazioni fiscali per la produzione di energia eolica e solare.

Dopo una fase di investimenti importanti nella produzione di tecnologie rinnovabili specialmente ai fini dell’export, ora la Cina sta puntando anche a creare una domanda interna capace di soddisfare i target nazionali. Lo studio è guardato con attenzione a livello internazionale perché “quasi tutti i paesi sanno che investire nelle energie pulite consente di rinnovare l’industria manifatturiera di base, creare opportunità di export, oltre che lavoro e nuovo business”, ha detto Phyllis Cuttino direttore della Campagna Global Warming della Pew Environment Group.

La Cina ha ormai raggiunto quasi la leadership anche nell’installato annuale: 49,7 GW di potenza in fonti rinnovabili nel 2009, con un raddoppio nella capacità dell’eolico. Qui ancora in testa sono gli Stati Uniti con 52,2 GW totali, terza la Germania con 30,9 GW, ma va detto che gran parte dell’impatto dei 184 miliardi di dollari dei “pacchetti stimolo” nazionali dei G20 riservati alle rinnovabili deve ancora avere il suo effetto. Di queste risorse, la Cina ne dovrà spendere quasi 47 mld di $ in efficienza energetica, auto pulite, energia solare e in miglioramenti della rete elettrica.

Sempre rimanendo in un confronto Cina-Usa, va sottolineato che mentre la seconda domina nell’ambito del capitale di rischio e nell’innovazione tecnologica, resta invece molto indietro nel campo della produzione di tecnologie, che in Cina è estremamente dinamica specie nel fotovoltaico e nelle turbine eoliche.

Un elemento importante del report è il rapporto degli investimenti in energia pulita sul prodotto interno lordo. In questo ambito la Cina si situa al terzo posto con uno 0,39%, molto dietro alla Spagna (0,74%) e al Regno Unito (0,51%), ma nettamente davanti agli Stati Uniti che sono invece solo undicesimi con lo 0,11%, dietro addirittura all’Italia che al 9° posto con 0,14%.
Anche riguardo alla rapidità di crescita del settore la Cina è sul podio. In termini di potenza installata negli ultimi 5 anni questo comparto è cresciuto del 79%, secondo solo alla Corea del Sud (+249%). Gli Usa sono ottavi con un incremento quinquennale del 24%.

A livello mondiale gli investimenti in fonti rinnovabili torneranno a crescere nel 2010 e di almeno il 25%, tanto da arrivare, secondo le previsioni Bloomberg New Energy Finance, a circa 200 miliardi di dollari.  Di conseguenza anche la potenza installata avrà una nuova impennata, anche se nel 2009, anno di profonda crisi economica e finanziaria, nel mondo sono stati installati oltre 250 GW di impianti a fonti rinnovabili, a sufficienza per soddisfare il fabbisogno di 75 milioni di famiglie ed equivalenti al 6% del totale mondiale.

LB

 

29 marzo 2010

 

 

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