L’Ecobonus vale anche per i ruderi. Chiarimenti dalle Entrate

Le unità collabenti iscritte al Catasto possono essere considerate esistenti e rientrano quindi tra gli edifici per cui si può usufruire dell'Ecobonus. Questo ne favorirà il recupero. I chiarimenti in una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate in risposta a una richiesta inviata da Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

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L’Ecobonus può essere utilizzato anche per gli interventi di riqualificazione energetica sulle unità collabenti (ruderi).

La precisazione contenuta in una circolare dell’Agenzia delle Entrate arriva in risposta a una richiesta inviata da Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, inviata all’ente lo scorso autunno.

“La possibilità di applicare l’Ecobonus ai ruderi, presenti in numero molto elevato nei borghi alpini ne favorisce così il recupero“, commenta Uncem in un nota stampa.

“Pur trattandosi di una categoria riferita a fabbricati totalmente o parzialmente inagibili e non produttivi di reddito, le unità collabenti iscritte al Catasto possono essere considerate esistenti. Un’’altra condizione perché le unità collabenti ottengano l’’Ecobonus è che siano dotate di un impianto di riscaldamento. Non è invece necessario che l’’impianto sia funzionante. È sufficiente dimostrare che l’impianto è situato negli ambienti nei quali sono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica”, spiega la circolare.

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