Gli investimenti di Terna al 2022: si guarda alla decarbonizzazione del sistema elettrico

Nel Piano strategico 2018-2022, la società che gestisce la rete elettrica nazionale punta circa 2,8 mld € in investimenti dedicati all'integrazione delle rinnovabili e alla digitalizzazione dell'infrastruttura. Obiettivi: risolvere le congestioni, migliorare la qualità del servizio e l’aspetto ambientale e visivo.

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Sarà sostenibile il 70% dei nuovi investimenti di Terna dal 2018 al 2022, pari a circa 2,8 miliardi di euro per lo sviluppo della rete nazionale e delle interconnessioni con l’estero, su un totale di 5,3 miliardi di euro di investimenti in Italia.

Questo piano di investimenti, in crescita del 30% rispetto al precedente, è spiegato nel Piano strategico 2018-2022 (allegato in basso) presentato questa mattina dalla società che gestisce la rete nazionale elettrica.

Stando a quanto si legge nel documento di Terna, nel nuovo contesto energetico di decarbonizzazione che si va prospettando (SEN, Clean Energy Package, uscita dalcarbone al 2025, accordi di Parigi, ecc.) le reti elettriche assumeranno sempre di più un ruolo strategico rispetto al passato.

Dunque, per questo motivo gli operatori delle reti di trasmissione, come Terna, avranno un compito fondamentale. Secondo la Iea, infatti, sono previsti 6.700 miliardi di dollari di investimenti per il settore elettrico al 2025, risorse economiche che saranno prevalentemente impegnate nella generazione da fonte rinnovabile e alle infrastrutture di rete. Si sottolinea che ad ogni euro investito nello sviluppo delle rinnovabili corrisponderà un euro investito nelle reti elettriche.

Secondo l’ad e dg Terna, Luigi Ferraris, che ha presentato oggi il piano a Milano, “l’obiettivo è una completa integrazione delle rinnovabili e di digitalizzazione dell’infrastruttura per una maggiore sicurezza e resilienza, a beneficio di tutto il sistema, risolvendo le congestioni, miglioreranno la qualità del servizio, oltre l’impatto ambientale e visivo”.

Da quanto indicato nel documento, circa 1,9 miliardi di euro saranno dedicati ad attività di rinnovo, miglioramento della qualità del servizio ed efficienza, in particolare per l’integrazione della rete elettrica acquisita a fine 2015 dal Gruppo FSI.

Circa 700 milioni di euro andranno al “Piano di Difesa”: si tratta della realizzazione e installazione di dispositivi per accrescere la sicurezza e la stabilità del sistema e l’ulteriore sviluppo della propria rete in fibra ottica con un piano mirato di nuova posa.

Tra le interconnessioni internazionali previste dal piano strategico ci sono progetti che hanno l’obiettivo di aumentare la capacità di scambio transfrontaliera, facilitando la progressiva integrazione dei mercati a livello continentale.

Tra questi ci sono le interconnessioni con Francia e Montenegro, la cui ultimazione è prevista entro la fine del 2019, e l’avvio dei lavori del nuovo progetto Sa.Co.I.3 (collegamento Sardegna, Corsica e Penisola Italiana).

Per quanto riguarda il miglioramento della capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico italiano vengono indicate tre connessioni sottomarine: Laguna Veneta, Capri-Sorrento e Elba-Continente.

Per gli elettrodotti sono elencati, tra Puglia e Campania, Deliceto-Bisaccia e Foggia-Benevento; in Sicilia Paternò-Pantano-Priolo e l’avvio dei lavori della Chiaramonte-Gulfi-Ciminna; tra Toscana ed Emilia Romagna, la Colunga-Calenzano, tra Abruzzo e Puglia la Gissi-Foggia.

La razionalizzazione delle reti elettriche nelle aree metropolitane riguarderà in particolare le città di Milano, Roma, Napoli e Palermo e prevede prevalentemente la sostituzione di vecchie infrastrutture con nuovi cavi tecnologici e sostenibili.

Sulla digitalizzazione e lo sviluppo di soluzioni innovative Terna investirà circa 600 milioni di euro

Per Terna è importante dedicare risorse a queste iniziative soprattutto per gestire in modo sicuro, efficiente e affidabile i flussi di elettricità sulla rete, data anche l’esigenza di compensare la variabilità della domanda e, soprattutto, la generazione da fonte rinnovabile intermittente.

Oltre al piano di posa della fibra ottica, è prevista l’introduzione di nuovi sistemi digitali per il controllo e la diagnostica da remoto delle stazioni elettriche.

Per quanto riguarda le attività internazionali, Terna ha come obiettivo di rendere più centrale il proprio ruolo a livello europeo, per rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub elettrico tra l’Europa e il Mediterraneo.

Le attività in Sudamerica sono focalizzate su alcuni progetti in corso, iniziative che, si spiega, hanno un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale. Il totale degli investimenti futuri in ambito estero ammonterebbero a un massimo di 300 milioni.

Per il bilancio 2017 risulta che gli utili di Terna ammontano a 688,3 milioni (+8,7% sul 2016), con un dividendo proposto agli azionisti di 22 centesimi per azione.

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