Bollette luce e gas, da marzo le offerte Placet: come funzionano

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L'Autorità per l'energia ha definito i moduli di riferimento dei nuovi contratti per le forniture di elettricità e gas sul mercato libero, rivolti a famiglie e piccole imprese: condizioni-base prestabilite con prezzi liberamente fissati dai venditori. L'obiettivo è garantire omogeneità e confrontabilità delle diverse offerte.

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Saranno disponibili dal primo marzo le offerte per luce e gas sul mercato libero riassunte dall’acronimo PLACET, cioè Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela, originariamente previste per il primo gennaio 2018 ma poi slittate di un paio di mesi.

Si tratta, come aveva spiegato QualEnergia.it in riferimento alla delibera 555/2017/R/com, di offerte rivolte alle famiglie e alle piccole imprese, a condizioni contrattuali predefinite dall’Autorità per l’energia ma con prezzi liberamente fissati dai venditori.

Ora, con la delibera 89/2018/R/com appena pubblicata dall’Autorità, il regolatore ha definito i moduli-base di riferimento cui dovranno attenersi i venditori per redigere i nuovi documenti di fornitura PLACET, dovendo rispettare una serie di requisiti minimi per garantire l’omogeneità e la confrontabilità dei diversi contratti sul mercato libero.

Ogni società di vendita, infatti, dovrà proporre almeno un’offerta PLACET a prezzo fisso e una a prezzo variabile, sia per la luce che per il gas, prevedendo la sola fornitura di energia e quindi senza la possibilità di aggiungere altri servizi o bonus.

Questi contratti potranno essere stipulati dalle utenze domestiche, dalle imprese connesse in bassa tensione e dalle utenze del settore gas con consumi annui non superiori a 200.000 metri cubi.

L’Autorità, nel definire i vari moduli di riferimento, ha accolto alcune richieste emerse dal Tavolo permanente di lavoro con i rappresentanti degli operatori e dei consumatori. In particolare, evidenzia la delibera, il regolatore ha adottato quattro moduli distinti, in funzione del tipo di cliente finale e dell’oggetto della fornitura, come sollecitato dai consumatori per agevolare la comprensione delle condizioni contrattuali applicabili.

Le clausole contrattuali stabilite dall’Autorità, quindi, rappresentano dei benchmark sia per i clienti che intendono verificare la validità e correttezza dei loro contratti, sia per i venditori che redigeranno in modo autonomo le condizioni generali di fornitura PLACET.

Infine, per assecondare la richiesta dei venditori di rafforzare i termini contrattuali per quanto riguarda la tutela del credito in caso di morosità dei clienti, l’Autorità ha deciso di limitare l’applicazione del solo interesse legale, per i primi dieci giorni di ritardo rispetto alla scadenza della fattura, unicamente ai clienti in regola con i pagamenti nel biennio precedente.

La delibera e gli allegati (pdf)

 

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