Rinnovabili, storage, auto elettrica: cosa ci aspetta nel 2018

Eolico e solare sempre più competitivi, declino del carbone, auto elettrica vicino al milione e mezzo di vendite. Con l’aiuto delle nuove previsioni di Bloomberg New Energy Finance, vediamo come dovrebbero evolversi i diversi mercati dell’economia verde su scala globale nei prossimi mesi.

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I costi delle tecnologie pulite continueranno a scendere, così come quelli delle batterie al litio, le fonti rinnovabili saranno sempre più competitive con i combustibili fossili, mentre un rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e in Europa potrebbe rallentare gli investimenti ad alta intensità di capitali nei grandi parchi eolici e fotovoltaici.

Questo, in sintesi, lo scenario dell’economia verde per il 2018 tracciato da Bloomberg New Energy Finance (BNEF), che ogni anno a gennaio pubblica i dati definitivi sul 2017 e le sue previsioni per i mesi successivi.

Vediamo più in dettaglio i punti principali.

Quanti miliardi?

Per quanto riguarda gli investimenti complessivi nell’energia verde, BNEF ipotizza che il 2018 raggiungerà un livello sostanzialmente analogo a quello registrato nei dodici mesi precedenti, quindi intorno a 333 miliardi di dollari in tutto il mondo.

Questo anche perché la riduzione dei costi per l’eolico e il solare consentirà di “acquistare” molti più GW a parità di spesa (vedi anche: Rinnovabili, non solo “qualche volta” ma “sempre” competitive in pochi anni).

Nuovi paesi da monitorare

Nel settore fotovoltaico gli analisti prevedono almeno 107 GW di nuova potenza installata da qui alla fine dell’anno, con un contributo preponderante della Cina (circa metà del totale, grazie al boom degli impianti di piccole dimensioni per la generazione distribuita), anche se il mercato cinese, secondo Bloomberg, rimane “fondamentalmente irrazionale”, soprattutto perché il governo non ha ancora determinato il meccanismo per pagare i sussidi ai nuovi progetti.

Intanto, nuovi paesi si affacceranno sulla scena internazionale, ad esempio il Messico, l’Egitto e la Giordania, che potranno diventare mercati da 2-3 GW di nuova potenza installata annuale.

Nell’eolico, Bloomberg si aspetta dei risultati in linea con l’anno precedente, con circa 59 GW di nuova capacità globale, qualcosina in più rispetto al 2017. Gran Bretagna, Germania e Olanda rimarranno i mercati più dinamici per i progetti offshore.

Da monitorare l’esito dell’asta olandese a sussidi-zero per i parchi marini Hollandse Kust I e II, per un totale di circa 700 MW, che vedrà certamente la partecipazione di Vattenfall e Statoil.

Mercati ancora fragili

I prezzi medi delle batterie al litio, scrive BNEF, caleranno del 10-15% nel 2018, nonostante gli aumenti delle quotazioni delle materie prime (cobalto e litio, rispettivamente +129% e +29% lo scorso anno), grazie alle economie di scala e ai miglioramenti tecnologici e, soprattutto, all’incremento della densità energetica.

Ecco qualche dato-previsione per i settori di massimo impiego delle batterie al litio: lo sviluppo dello storage energetico di rete dovrebbe eccedere 2 GW/4 GWh nel 2018, ma questo secondo BNEF rimane un mercato fragile e caratterizzato da alcune stime irrealistiche (articolo di QualEnergia.it sulla scommessa vinta da Tesla in Australia).

Le vendite globali di auto elettriche si avvicineranno a 1,5 milioni (+40% in confronto al 2017), di cui oltre metà in Cina.

In questo ambito due i paesi da seguire con attenzione: la Germania, dove le immatricolazioni di vetture 100% elettriche potrebbero nuovamente raddoppiare quest’anno, e gli Stati Uniti che dovrebbero chiudere il 2018 con +300.000 auto a zero emissioni vendute o, forse  anche di più, se Tesla rispetterà i suoi piani di produzione.

L’India prova a “ripulirsi”

Guardando infine ai combustibili fossili, BNEF ipotizza un altro anno di declino per il carbone negli Stati Uniti, con chiusure di centrali per un totale di circa 13 GW di potenza.

Al contrario, proseguirà l’aumento di produzione nei giacimenti americani di gas, mentre il commercio globale di LNG toccherà 120 miliardi di dollari grazie alla crescita della domanda e alla competitività del gas liquefatto in confronto al petrolio e al carbone.

Il 2018, inoltre, sarà l’ultimo anno in cui le fonti rinnovabili sopravanzeranno le convenzionali in India: dal 2019, infatti, sostiene Bloomberg, ci saranno, in termini di potenza, più impianti “puliti” costruiti nella terza economia dell’Asia che centrali alimentate a fonti fossili.

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