Anche Shell torna in campo nel fotovoltaico

Con una mossa analoga a quella compiuta da BP il mese scorso, il colosso anglo-olandese del petrolio rientra nel solare fotovoltaico. Shell infatti ha acquisito per circa 200 milioni di dollari il 43,83% di un'azienda statunitense che sviluppa e gestisce impianti, la Silicon Ranch Corporation.

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Un’altra grande del petrolio torna a investire nel fotovoltaico.

Dopo BP, che un mesa fa ha acquistato per 200 milioni di dollari il 43% di Lightsource , azienda del FV made in UK, a muoversi è Shell.

Il colosso anglo-olandese ha infatti acquisito dal fondo Partners Group il 43,83% di Silicon Ranch Corporation, azienda Usa con sede a Nashville (Tennessee).

Fondata nel 2011, Silicon Ranch ha un portafoglio di impianti FV contrattati, in costruzione e operativi in 14 stati Usa per un totale di 880 MW ai quali si somma una pipeline di progetti per ulteriori 1.000 MW.

Come BP, Shell dunque rientra nel solare dal segmento EPC della filiera, anziché riesumare la produzione di celle e moduli, attività che la compagnia petrolifera ha svolto fino al 2015 tramite Solar Frontier.

“Con l’ingresso nel settore a rapida crescita del solare, Shell sarà in grado di sfruttare la sua esperienza di terzo venditore all’ingrosso di elettricità negli Usa, espandendo al contempo la presenza globale di New Energies”, ha commentato il vice-presidente Solar del gruppo, Marc van Gerven.

Per la partecipazione in Silicon Ranch, spiega Partners Group in una nota, si pagheranno tra 193 e 217milioni di dollari: l’importo dipenderà dal raggiungimento da parte dell’acquisita di alcuni obiettivi predeterminati. Partners Group continuerà comunque a sostenere la società attraverso una nuova emissione di debito, che sarà effettuata alla chiusura dell’operazione, prevista nel primo trimestre 2018.

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