Fotovoltaico con storage, Enea sperimenta software per migliorare le prestazioni

L'Ente ha inaugurato un impianto fotovoltaico con batteria gestito da un software che permette di modellare il comportamento dinamico di sistemi con fotovoltaico e batteria in relazione ai consumi delle utenze e alla rete. Obiettivo: massimizzare l'autoconsumo e risparmiare anche sui costi fissi.

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Un simulatore software in grado di modellare il comportamento dinamico di sistemi composti da impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, utenze e reti elettriche.

È questo il cuore dell’impianto inaugurato ieri presso il Centro Enea di Lampedusa. Un sistema (immagini sotto) che integra fotovoltaico e accumulo grazie a un software innovativo EMS (Energy Management System) per la gestione intelligente ed efficiente dei flussi energetici.

Questa innovazione targata Enea – si legge nella nota stampa dell’ente – è “ideale per le utenze residenziali e commerciali in quanto permette di ottimizzare l’autoconsumo, risparmiare sui costi energetici e limitare la potenza immessa in rete, garantendo, in prospettiva, una migliore qualità del servizio di distribuzione elettrica.”

Come anticipato, il simulatore software sviluppato permette di modellare il comportamento dinamico di sistemi con fotovoltaico e batteria in relazione ai consumi delle utenze e alla rete (vedi schema).

Questo modello di gestione dell’energia – spiegano i ricercatori Enea – una volta caricato nel sistema di controllo dell’impianto dimostrativo di Lampedusa ha permesso di prevederne l’impatto sulla rete elettrica, ma anche di valutare i benefici tecnici ed economici dell’introduzione di sistemi di accumulo elettrici in impianti di generazione fotovoltaica grid-connected, per diverse tipologie di utenze residenziali e commerciali.

“I nostri studi – sottolinea Mario Tucci del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’Enea – hanno evidenziato che i sistemi di accumulo integrati agli impianti fotovoltaici consentono di ridurre la potenza immessa in rete e risparmiare sui costi fissi della bolletta sfruttando meglio l’autoconsumo”.

“Nello specifico – aggiunge Tucci – è emerso che per utenti residenziali con consumi elevati, cioè al di sopra dei 6.000 kWh, i sistemi di accumulo iniziano ad essere vantaggiosi, in termini di ritorno dell’investimento, qualora il costo delle batterie, ad esempio al litio, scendesse al di sotto dei 250 € a kWh”.

“Inoltre le nostre analisi hanno evidenziato che i sistemi di accumulo presso gli impianti fotovoltaici consentono di limitare la potenza dell’energia prodotta con il sole immessa in rete, garantendo una migliore qualità del servizio di distribuzione elettrica”, conclude Tucci.

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