Mercato fotovoltaico, numeri positivi e sorpasso atteso sul nucleare

Previste nuove installazioni di solare FV per circa 80-81 GW in tutto il mondo nel 2017, con una crescita del 4% rispetto allo scorso anno. Tra pochi mesi questa fonte rinnovabile potrebbe “pesare” più dell’atomo in termini di capacità cumulativa. Le ultime analisi e tendenze.

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Al contrario delle previsioni inziali del 2017, che erano state molto prudenti nella migliore delle ipotesi, per il mercato globale del fotovoltaico continuano a prospettarsi numeri positivi e addirittura un primo seppur timido sorpasso sull’energia nucleare.

Secondo l’ultimo Global Solar Demand Monitor di GTM Research, infatti, quest’anno nel mondo saranno installati circa 81 GW di nuova capacità solare (85 GW era la stima precedente, vedi articolo di QualEnergia.it), qualche GW in più rispetto al 2016, con un tasso di crescita (+4%) assai più modesto del +55% che era stato segnato lo scorso anno nel paragone con il 2015.

Il grafico sotto riassume il previsto andamento del mercato FV: le installazioni proseguiranno a salire con una buona media del +6,7% ogni dodici mesi, toccando così una capacità cumulativa di 570 GW nel periodo 2017-2022.

L’ottantina di GW attesa entro la fine del 2017, ricordano gli analisti di GTM, è circa il doppio della potenza aggiunta nel solare nel 2014 e 32 volte maggiore del livello raggiunto dieci anni fa, perché nel 2007 la domanda mondiale di fotovoltaico era stata pari a 2,5 GW.

Come sempre finora, sarà la Cina a guidare il solare verso i prossimi muri di nuova capacità da abbattere, anche se con qualche incertezza dovuta alla probabile discontinuità delle politiche di sostegno a questa fonte rinnovabile, ad esempio con il passaggio dagli incentivi feed-in alle aste competitive. Per il 2017 Pechino dovrebbe contribuire con almeno 30 GW al totale-mondo.

Negli Stati Uniti è lecito attendersi un rallentamento dei futuri progetti, dovuto anche alla situazione di stallo creata dalla petizione Suniva-SolarWorld con la richiesta di pesanti dazi antidumping su celle e moduli d’importazione (Fin dove si spingeranno i prezzi del fotovoltaico?).

L’India invece sta correndo velocemente grazie ai costi in costante discesa dei progetti FV e un portafoglio di aste già pianificate di circa 30 GW, che per il 2017 dovrebbe consentire al gigante asiatico di registrare un +90% della domanda nel paragone con il 2016.

Un altro aspetto rilevante ai fini della transizione energetica, evidenziato dagli esperti di GTM Research, è il testa-a-testa tra fotovoltaico e nucleare.

Per la fine dell’anno, entrambe queste fonti di generazione si troveranno con ogni probabilità sullo stesso piano per quanto concerne la potenza totale installata, si parla di circa 390 GW in tutto il mondo in ognuna delle due tecnologie.

Certo, guardando all’energia effettivamente prodotta la storia cambia radicalmente: al momento l’atomo genera quasi due milioni e mezzo di GWh l’anno (11% circa della generazione elettrica globale) mentre il fotovoltaico si ferma a 375.000 GWh che è meno del 2% dell’output energetico planetario.

La tendenza, però, spinta dai costi decrescenti delle rinnovabili in un numero maggiore di paesi, è di avere sempre più fotovoltaico e meno nucleare, quest’ultimo messo in difficoltà da una serie di fattori: complessità delle nuove tecnologie (vedi EPR di Flamanville), aumenti spropositati dei costi e tempi di realizzazione per i nuovi impianti, incertezze sulla sicurezza dei vecchi reattori e così via.

Così nel 2022, stando alle proiezioni di GTM, la capacità cumulativa FV nel mondo sarà nell’ordine di 870 GW, oltre il doppio dell’attuale potenza nucleare e anche più elevata delle installazioni eoliche globali ipotizzate per quella data.

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