Mercalli: “la Strategia Energetica Nazionale non è roba solo per addetti al lavori”

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In un breve video Luca Mercalli spiega perché la SEN, che sarà in consultazione per "soli" 30 giorni", non deve essere un documento riservato ai soli esperti energetici, ma dovrebbe invece essere fatto conoscere a tutti per poter essere valutato. In Svizzera il 21 maggio ci sarà addirittura un referendum sull'argomento.

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La complessità della materia energetica e, soprattutto, quella di un piano programmatico a 13 anni come quello presentato dai ministri Calenda e Galletti sembra qualcosa di troppo “alto” per poter interessare il cittadino.

Sembra un po’ questo l’atteggiamento dell’informazione nazionale che ha toccato pochissimo questo argomento da quando è stata presentata alle Commissioni riunite della Camera. E l’idea che questo sia un documento da non dover divulgare troppo al grande pubblico è insita anche nella sua riservata redazione/elaborazione da parte dei ministeri in questi mesi (QualEnergia.it) e dal fatto che il documento di prossima pubblicazione verrà messo in consultazione per appena un mese.

Eppure, spiega Luca Mercalli in un breve video, una strategia energetica dovrebbe riguardare tutti per la sicurezza del benessere comune e per evitare quei danni ambientali che provoca l’utilizzo delle fonti energetiche fossili. Aggiungiamo noi, anche perché l’energia incide sempre sul nostro modello di sviluppo e sulle nostre abitudini soprattutto se prendiamo in considerazione un arco di tempo di 15-20 anni, dunque meno di una generazione.

L’energia è troppo importante perché se ne occupino in pochi“, dice Mercalli. Un rischio molto elevato – diciamo noi – anche a causa di un comparto energetico-ambientale (associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, testate di settore, ecc.) che cade spesso nell’errore di essere un po’ troppo autoreferenziale.

In Svizzera ad esempio l’obiettivo di una società a 2000 watt al 2050 gode di pubblica conoscenza e di molti consensi, ci sono anche critiche, ma c’è dibattito. Così sull’argomento il 21 maggio ci sarà addirittura un referendum.

Da noi neanche se ne parla e quando capita è sempre con un taglio che asseconda le istanze delle grandi compagnie energetiche, che peraltro monopolizzano quasi tutti gli spazi dell’informazione e della pubblicità.

Da questa testata faremo del nostro meglio per raccontare i contenuti di questo documento, anche in forma semplificata, e ricorderemo a tutte le componenti della società civile di partecipare alla consultazione pubblica.

Il video di Luca Mercalli sulla SEN

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